Qualcuno, l'eco della mia memoria, l'ha definito Dio ed ha condannato la libertà d'azzurro dello sguardo ad una sbarra unica di buio, dei finti pentimenti della luce che singhiozzano le loro ragioni ai tribunali infimi degli uomini, ecco, quello che sono queste stelle, non ti danno nessuna assoluzione, tu gridi nel silenzio e chi ti ascolta è il silenzio stesso seppellito nella tomba di un vento che non c'è "nello stanotte dell'eternità".
Commenti