Scritta da: Andrea De Candia

Suora luna

Da qual peccato di pelle di luce
provieni, volto di suora notturna,
Luna d'ossa, che all'aldilà del Tempo
sul cimitero della terra getti
gli echi dei tuoi riflessi, il tuo futuro
di lacrime, di casti pentimenti,
e sempre nel cappuccio del convento
t'affacci alla finestra del mio sguardo
che sorveglia nel chiostro delle palpebre?

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