La colpa dell'insonne è quel suo aggiungere con l'ombra ancora notte alla già notte. E la sua tracotanza imperdonabile consiste nell'issarla esonerandola dalla "supinità" di ogni cadavere, renderla a tratti un idolo innalzato, per il culto del vento in processione, l'affollamento della solitudine cui concorrono gli attimi ed i passi, partendo e ritornando nella chiesa della sua casa ormai non profanabile perché da tempo stata profanata!
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