Leggo adesso e rispondo con ritardo. No, ritmo e accenti cascano tutti al posto giusto. Tieni conto della cesura e della dialèfe ed anche dei termini accentati che, comunque, fanno cadere l'accento sulla decima sillaba come previsto dall'endecasillabo e, pertanto, l'impianto metrico viene rispettato. A secondo di come il poeta imprime il ritmo alla declamazione, la poesia mantiene sonorità e musicalità poetica dal momento che la cesura VV2e la dialèfe, regolando il ritmo del sonetto, eliminano eventuali ipometri o ipermetri. Ed anche il verso di 12 sillabe è ricercato. Potevo usare "calma" invece di "placide". Ma se noti il ritmo e la musicalità del  verso resta immutata.

Partiamo dal presupposto che non è facile esprimere un concetto e rilasciare nel contempo un'emozione, in quattordici versi.
Il sonetto è una "chicca" della poesia e visto che è anche da te molto apprezzato...mi permetto di notare che c'è un verso da 10 e poi mi chiedo se nei due versi da "dodici" hai cercato "l'assonanza" equivalente alla rima (metodo Dannunziano) o se invece non ti sei accorto che sono dodecasillabi...
Se mi permetto questo commento è perché noto una certa predisposizione e bravura nel verso poetico del sonetto.
Con stima.