Scritta da: Mister X Mister X
in Poesie (Poesie anonime)
Guardandoti
Vuoto
il pensiero s'incupisce
livido trema
e trema
un solo sguardo
nell'aria si accende
tutto è fermo
tutto è fermo.
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Vuoto
il pensiero s'incupisce
livido trema
e trema
un solo sguardo
nell'aria si accende
tutto è fermo
tutto è fermo.
La vita scorre
e non posso fermarla
scorre veloce tra le dita
come acqua dalle foglie nuove
ma non ho petali per trattenerne un poco.
A 5 anni: mio papà sa tutto;
a 10 anni: mio papà sa quasi tutto;
a 15 anni: ci sono molte cose che mio padre non sa;
a 20 anni: mio padre non capisce niente;
a 30 anni: è inutile parlare con mio padre, non c'è dialogo;
a 40 anni: chiederò consiglio a mio padre;
a 60 anni: ah, se avessi ancora mio padre!
Chiese un caro bambino piccino
A suo padre in un giorno radioso:
"Posso dare me stesso a Gesù,
perché Egli lavi i miei peccati?
"Oh, figlio mio, ma sei così piccino!
Attendi d'esser più cresciuto;
i grandi, è vero, han bisogno di Lui,
ma i piccini, lo sai, sono al sicuro".
Così disse il padre al suo maschietto,
mentre stava arrivando un temporale:
"Sono tutte le pecore al riparo,
al sicuro nell'ovile, figlio mio?"
"Tutte le grandi lo sono, padre mio,
ma gli agnelli li ho lasciati andare,
perché non credevo occorresse;
i piccini, lo sai, sono al sicuro".
Ci sono momenti nella vita
che non vuoi dimenticare,
altri che non vorresti lasciar andare,
ma non una vita tanto lunga
la memoria non si prolunga.
Cogli l'attimo importante
e quello poco rilevante,
cogli di tutto un po' di tutto
anche quando hai rimosso con lo stucco,
e se poi avanza qualcosa
metti il pensiero che nessuno osa.
Anche se stupido o imbarazzante,
se per te quel momento è importante
sarà di certo rilevante.
Scende la neve purificatrice
La domenica mattina
Mentre dalla finestra io la guardo
Ondeggiare nell'aria e posarsi
Sulla cuccia del cane stanco
Troppo stanco
Per potersi alzare e correre per i prati.
Bianchi
Scendono i coriandoli di ghiaccio
E si posano sul mio volto
E sui miei capelli neri
Intanto che il mio respiro si
Espande lento nell'aria.
Tutto è coperto,
mascherato
dalla fredda corazza bianca
che racchiude un mondo
ancora più freddo.
Il mio corpo è paralizzato
Non posso e non voglio
Muovermi.
Anche sulla mia anima
Cade la neve.
Tutto si è congelato
Il caldo dei vecchi momenti
Si sta spegnendo
Delusione
Tristezza
Consapevolezza
Rabbia
Rassegnazione
Stanchezza
Ogni petalo cristallino
Porta un fardello
Insopportabile
Ed al contempo
Una fresca rinascita.
Neve purificatrice
Ti prego
Conserva i momenti
Ibernali per l'eternità
In piccole sfere trasparenti
Custodiscile
Fino al nuovo avvenire
Quando il sole tornerà
Per liberarli nuovamente
Quando io non ci sarò più.
Giornate grigie, rianimano trascorsi sentimenti,
bagnano di malinconica tristezza ogni parte dell'essere,
come stagioni piovose sull'incontaminate terre selvagge;
Terre pure ed immacolate,
come la tua pelle mai sfiorata;
il ritmo dei tuoi sospiri, antiche danze di tribù dimenticate;
ridenti parole, calde come il sole di campi estivi, macchiati dal rosso dei suoi dolci tulipani.
Un cielo terso privo di pensieri;
una calda coperta, che asciuga il fradicio cuore annegato, nel triste inverno di questa mattina.
Un leggero bacio sulla guancia...
lontano dai tuoi occhi schivi sei triste e non lo so!
Nella pazienza non trovo serenità,
furto alle parole, ma non alla poesia.
L'alba di Dicembre ha illuminato
le copiose lacrime
su codesto piccolo fiore
sbocciato delicatamente nel freddo
del tuo cuore.
Tra le onde del mare
Strazianti i tuoi tormenti si perdono
E il vento tra le chiome
Ricorda i tuoi lamenti
Tra gli scogli
Si infrangono le tue paure
E il tuo profumo tra la sabbia
Ricorda le tue sofferenze
Rimpiangerai di avermi perso
Rimpiangerai i bei momenti
Rimpiangerai il nostro amore
Ma vaga tra i tuoi ricordi
E perditi tra i tuoi sogni
Tra le montagne
Dolenti le tue grida echeggiano
E la pioggia sulla roccia
Ricorda la tue pene
Tra le lucenti stelle
Vagano tristi i tuoi pensieri
E la luna nella notte
Fa risplendere le tue lacrime.