Poesie che hanno partecipato al concorso VIIº concorso letterario internazionale di PensieriParole

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Scritta da: CINELLA MICCIANI

Tu sei

Tu sei l'amore mio,
grande, unico e speciale,
il pensiero costante
che vive nella mia mente
e libera la fantasia,
la gioia del sogno che si rinnova,
la speranza di una favola eterna.
Tu sei gli sprazzi di luce
che penetrano nel buio del mio cuore,
i cristalli luminosi,
incastonati nell'anima mia,
che illuminano
il faticoso cammino della mente.
Tu sei il desiderio mai cessato,
l'emozione che toglie il respiro,
il palpitare fremente
cui segue l'estasi del dolce abbandono.
Tu sei la parte di mondo
che mi dà vita e forza,
il confine d'ogni speranza e d'ogni desiderio,
il cuore impazzito
che si perde nell'infinito spazio
mentre l'animo inquieto si ritrova.
Tu sei la dolcezza d'uno sguardo
che sublima le parole,
sgorganti come fiumi dalla mia anima,
sillabe parlanti
che diventano un canto d'amore
solo per te.
Composta venerdì 9 dicembre 2011
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    Scritta da: Gianni Berna

    La stanza

    Chiuso in una stanza
    Porte non ce n'erano
    Non c'erano finestre
    Se il buio ha un regno
    Quella stanza era il suo regno
    Non si aprirono porte che non c'erano
    Non si schiusero finestre inesistenti
    Crollarono le mura
    La stanza non fu più la mia prigione
    Accecanti luci abbagliarono i miei occhi
    Pian piano le palpebre si aprirono
    In mezzo a tanta luce
    Come spuntar da densa nebbia
    Apparve
    Figura di una fata
    Ignoravo ch'esistessi
    Eri tu amore mio
    Da dove venuta io non so
    A condurre fuor dall'ombra
    Alla scoperta della luce
    Alla conoscenza della vita
    Un essere indolente
    Che si aggirava senza scopo
    In quella stanza senza porte
    Priva di finestre
    Che copriva l'esistenza
    Di un mondo sconosciuto.
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      Scritta da: Gianni Berna

      Due stelle

      Vaga lo sguardo mio fra le stelle
      Una notte come tante
      La stessa paglia
      Sullo stesso suolo
      Morbida accoglie la mia schiena
      Per altri
      Oggi quel cielo è lo stesso d'ieri
      Non per gli occhi miei
      Un buco nero questa sera rompe l'incanto
      Frantuma un sogno
      Quel nero trasformato in lancia
      Trafigge la mia carne
      Penetra nel cuore
      Lo squarcia
      E infuocato sangue questo petto inonda
      Mancano due stelle
      Nel cielo questa sera
      Due stelle a completar quel firmamento
      Mancano i tuoi occhi
      Volati
      Non saprò mai perché
      In un angolo sperduto
      Di quell'universo immenso
      Dove giammai
      L'occhio mio potrà trovarli.
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        Scritta da: Gianni Berna

        Cartoline

        Impresse in mente mia
        Parole sussurrate
        In tempo che appare ormai tanto lontano
        Ricordo un fil di voce
        Vedrai che arriverà
        Quel giorno arriverà
        Ti prenderò per mano
        Andremo in giro per il mondo
        E insieme gioiremo
        Ad ammirarne meraviglie
        Ma il mondo
        Non l'abbiamo visto mano nella mano
        Ho intravisto solitario un altro mondo
        Immerso in tanto fumo
        Non so nemmeno s'era un mondo
        Vago un ricordo
        Attraversavo un tunnel a braccia tese
        E tremolanti
        Poi fu solo vuoto
        Eccomi ancora a te vicino
        La tua accarezza la mia mano
        L'antica promessa
        Non l'ho mantenuta
        L'avevo forse solo sognato
        Ed è rimasto sogno
        La realtà non è cambiata
        Il mondo da vedere insieme
        Resterà dov'era
        Dove è sempre stato
        Sulle cartoline.
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          Scritta da: la_dea

          Napoli il sole dov'è?

          Sangue seminato come semi di un campo.
          Corpi frazionati e labbra aride.
          Fracassi e colpi.
          Sguardi irrorati di pianto iroso.
          Frasi imprigionate sulle strisce.
          Sogno di duellare.
          Nostalgia di onestà, bagliori malinconici.
          Mare sedato dalla pace ipocrita.
          Frotta che geme.
          Folla che attende la luce.
          Napoli commuove.
          Napoli non gioisce.
          Non brilla.
          Perisce derelitta a largo.
          Gocce scarlatte sui percorsi.
          Foglio disonorato.
          Occulti spiriti fuorviati circolano.
          Indoli cinerei albergano.
          Soffitto rivestito da angoscia.
          Il sole dov'è?
          Composta venerdì 9 dicembre 2011
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            Scritta da: PAOLO ESPOSTI

            D'amore annegami

            Ritorno ad essere mare ogni volta che mi abbandono nel blu del tuo femminile universo...
            Bagno con i tuoi baci la mia essenzialità.
            Riscrivendo ogni volta sulla sabbia della mia sensibilità il tuo nome...
            Perché tu sei onda che trascina il mio pensiero nella gioia,
            la chiave di vento che apre le mie chiusure...
            E...
            Travolto dalla tua profondità
            Mi lascio Vivere...
            E...
            Mi arrendo di desiderio al tuo Amore.
            Composta lunedì 18 luglio 2011
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              Scritta da: Mimmo Scoglio
              E penso quando verrai tu...
              Angelo mio, t'attendo!
              Lo so non sarà più la vita di prima,
              ma cambiare non è mai un male...
              il male è non essere consapevoli di se stessi.
              Ti vedrò, presto
              e saprò che la mia vita non varrà più
              ma sarà solo un'estensione del tuo respiro.
              Ti stringerò tra le mie braccia,
              così esile creatura,
              estirperai la mia dolcezza più nascosta.
              Ti vedrò crescere e diventare grande e forte,
              allora di questo pensiero solo il ricordo
              ed una costante attesa... Tu!
              Composta sabato 20 agosto 2011
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                Scritta da: PAOLO ESPOSTI

                Guerriero

                Sei Ombra nel rumore della polvere,
                hai occhi spalancati nel buio,
                budella aggrovigliate nel silenzio,
                il tuo fiato che vomita il respiro,
                addosso armi fredde impugnate sotto il cuore.

                In strade bianche di aridità,
                calpestate da popoli stranieri,
                hai mattini di sole che bruciano il pensiero.

                Hai ore interminabili, di guardia,
                che s'infrangono nei cristalli della notte,
                e nel mentre riflessi d'infinito nell'anima
                che si mescolano tra la luce della nostalgia del viso di lei.

                Sei guerriero di pace, che abbraccia, difende,
                protegge bambini dalla pelle scura,
                trascinando il tuo corpo stanco, sotto l'uniforme,
                con lo spirito intrinseco di umanità.

                In te senti piangere il dolore che vedi,
                e nell'udire grida di madri
                soffochi nel petto una tempesta di violenta quiete.

                Poi ritorni alla vita,
                cingi a te volti e voci famigliari e amiche,
                nell'attesa breve di ripartire,
                per una nuova missione di pace,
                mentre il tuo cielo acquista nuova bellezza,
                perché riempito dallo sguardo di pietà di Dio.
                Composta lunedì 10 ottobre 2011
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