Poesie di Marzia Ornofoli

Questo autore lo trovi anche in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Marzia Ornofoli

Anna Maria Pinardi

Aria leggera sfiora la mente
Nuvole di panna montata
Nascondiglio di cherubini
Angioletti si rincorrono nel cielo turchino

Muse ispiratrici sussurrano all'orecchio
Accordi di parole si mescolano a ricordi felici
Rose selvatiche si fondano in sogni
Iridi iridescenti colorano tele d'azzurro
Anemoni fioriti legano con un filo verde i desideri

Pensieri fugaci che diventano poesie
Isole fiorite che parlano d'amore
Nobile l'arte di liriche dialettali
Amorini sbucano da una rosa divertiti
Raggi di sole sbucano da nuvole violette
Dardi infuocati son scie d'argento
i sogni sono son desideri dell'anima.
Marzia Ornofoli
Composta venerdì 14 maggio 2010
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    Scritta da: Marzia Ornofoli
    Mi spoglio della corazza,
    nuda resto senza più difesa
    mostro la mia anima
    a chi sa leggere fra le pagine
    scritte da una penna d'oca
    tinta d'un inchiostro
    trasparente che
    prende forma solo
    sotto gli occhi di chi sa amare.
    Mi spoglio della corazza,
    nuda resto senza più segreti
    che svelo solo a chi
    sa guardare oltre al mio aspetto.
    Marzia Ornofoli
    Composta venerdì 14 maggio 2010
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      Scritta da: Marzia Ornofoli

      Incontro con Catullo

      Nuvole bianche in un cielo grigio azzurro
      si mescolano a grigio verde dell'acque del lago.
      Antiche mura, vestigia di una antica villa,
      Roma conquistatrice la costruita,
      un poeta un filosofo vi ha abitato.
      Sentieri ghiaiati che scricchiolano sotto
      ai piedi dei mille turisti,
      guide che spiegano ciò che stato,
      macchina fotografica pronta
      a imprigionare quelle antiche pietre,
      un soffio di vento e una voce sussurra:
      "io ho vissuto qui,
      ho scritto dolci poesie d'amore
      per la mia amata Lesbia.
      Ma ora guarda come era bella
      la mia casa".
      Come per magia le mura cadute
      si ergono maestose, la grande terrazza panoramica,
      su un lago incantatore,
      i portici che correvano ai lati della casa,
      i mosaici, ma il viaggio nel tempo si ferma
      l'ingresso della villa e davanti a me,
      il vocio dei turisti hanno il sopravento
      sulla mia immaginazione.
      Mi giro ancora un istante verso
      quelle antiche mura,
      l'immagine di Catullo scompare
      mentre un ultima folata di vento
      mi sussurra "Leggi le mie poesie".
      Poi tutto scompare, rimane solo,
      le grida di qualche ragazzo,
      il rumore delle onde del lago
      che infrangono sulla pietra.
      Marzia Ornofoli
      Composta giovedì 13 maggio 2010
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        Scritta da: Marzia Ornofoli

        Don Chisciotte

        Sono stanca,
        sono stanca di dire
        che sono stanca.
        A volte mentre il corpo,
        lavora la mente vaga
        fra mari, monti e
        cieli infiniti.
        Oggi mi sono sentita
        come Don Chisciotte
        che combatteva contro
        i mulini a vento,
        si è così che mi
        sono sentita oggi.
        Discorsi che si ripetano,
        "sì perché noi dobbiamo,
        se non fanno noi ci"
        sempre le stesse frasi,
        che alla fine non porteranno nulla.
        Sì sono stanca di essere
        Don Chisciotte che cerca
        di risolvere e di mediare,
        sì sono stanca di combattere
        con degli uomini che vedono
        o bianco o nero e non le sfumature.
        Sì sono stanca,
        di dire che stanca.
        Marzia Ornofoli
        Composta lunedì 3 maggio 2010
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          Scritta da: Marzia Ornofoli

          La verità

          C'è una parola che fa paura,
          un parola da cui noi fuggiamo
          perché se l'affrontiamo
          dobbiamo guardare e accettare
          ciò che siamo.
          La verità e che non abbiamo
          il coraggio di volerla ascoltare
          questa verità che fa male.
          Ma la verità è
          che ci vuole più coraggio
          a vivere che arrendersi.
          La verità...
          la verità non è mai assoluto,
          ci sono molte verità che parlano,
          allora la verità è confusione,
          non sai più dov'è
          la verità che cerchi.
          La verità: ma non so;
          qualcuno poi la vuole raccontare
          la verità, ma è la sua verità.
          Si può poi continuare a cercarla,
          si può poi continuare a parlarne
          di questa verità.
          Ma la verità forse,
          si trova solo nei cuori della gente.
          Marzia Ornofoli
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            Scritta da: Marzia Ornofoli
            Aria leggera accarezza la mia pelle.
            Banderuole le foglioline novelle,
            mentre lascio scorrere i pensieri,
            li lego con fili d'argento,
            e i pensieri aquiloni volteggiano,
            in un cielo striato di bianco.
            Arcobaleno attraversa l'anima mia,
            colorando immagini lontane.
            L'amore onda tempestosa
            che tutto travolge
            per poi lasciare senza fiato
            quando si ritrae.
            Vuota è la mente ormai,
            il vento soffia forte,
            i fili d'argento si spezzano,
            i pensieri fuggono lontano,
            dispersi in quel cielo cupo,
            sovrastante il deserto
            infuocato dei desideri.
            Allega ancora il profumo
            della marea chiamata amore,
            non sono che un ricordo
            i respiri uniti da un bacio.
            La mano sfiora la pelle ardente,
            baci che uniscono respiri,
            e il deserto diventa giardino,
            i fili d'argento s'imbrigliano
            nelle dita della mano
            e i pensieri ritornano,
            l'onda dell'amore travolge
            di nuovo tutto compreso me.
            Marzia Ornofoli
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              Scritta da: Marzia Ornofoli

              Per Tobia &

              Lavora con solerzia nel bosco incantato.
              Organizza gite con un magico pulmino.

              Gioca con fatine e bambine un po' monelle.
              Non nega il suo aiuto a scoiattoli sfortunati.
              Orchidea gli fa l'inchino se balla un poco con lei.
              Margheritine gelosine lo chiamano perché balli con loro.
              Occhiolino gli fan i fiordalisi.

              Tremoline le giovani foglioline della grande quercia.
              Ondeggiano dolcemente le ninfee sul lago.
              Bisbigliano allegramente le creature del bosco.
              I cicalini son il suo piatto preferito, ghiotto, ghiotto n'è
              Aironi lo portano su una stella.

              & ancor molto si può raccontar su Tobia, ma per ora un bacio fatato gli darò.
              Marzia Ornofoli
              Composta lunedì 19 aprile 2010
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                Scritta da: Marzia Ornofoli

                Sogno o realtà

                Paesino arroccato sulle colline romagnole,
                le strade assolate
                passeggiata fra i vicoli antichi con le amiche.
                Il castello guardiano silenzioso
                dominatore del paese,
                con la torre campanaria.
                Ad un tratto il rintocco del campanile,
                luce abbagliante del sole,
                fanciulla dai lunghi capelli biondi,
                intrecciati da delicati fiori rosa,
                il suo lungo abito bianco ha lunghe maniche a punte,
                la sua vita è circondata da una catena dorata,
                le sue mani solevano la veste,
                delicati piedini fasciati da scarpette dorate,
                corrono veloci sui massi e ciottoli delle strade,
                mi passa accanto lanciandomi un rapido sguardo,
                mentre io la guardo perplessa chiedendomi,
                che cosa sta accadendo un momento prima
                sto passeggiando e chiacchierando con le amiche,
                e un momento dopo mi trovo si nello stesso paese,
                ma in un epoca di dame e cavalieri.
                La fanciulla è tornata indietro mi prende la mano,
                mi trascina all'interno di un portone
                aspetta qualche attimo in modo
                che i cavalieri ci superano poi sussurra.
                "Sei la fata racconta storia?"
                Mi guardo attorno perplessa, e lei:
                "Allora sei la fata che racconta storie?"
                Io annuisco e allora lei mi dice:
                "Allora ti racconterò la mia storia
                ascolta bene perché non la ripeterò...
                ... Son la figlia del signore del maniero,
                sono cresciuta felice sognando il grande amore,
                ma ora sto scappando perché se resterò
                dovrò sposare il signore di tutte le terre di Romagna,
                a cui potrei essere figlia io non voglio"
                "Ma ti prenderanno, loro son a cavallo e tu no"
                "Sì, mi prenderanno e tu racconta che una fanciulla,
                dono il suo sangue di vergine per la pace del suo villaggio,
                ma racconta anche che dono il suo sangue e il suo corpo
                alla terra per non cedere a un orribile destino".
                Rumori di passi tintinnii di armature,
                lei corre e gli uomini mi passano accanto,
                non mi vedono non mi sentono,
                lei è nel centro della piazza circondata,
                un uomo gli s'avvicina e la colpisce,
                poi brutalmente la porta via sul cavallo.
                Rintocco del campanile,
                luce abbagliante del sole,
                una amica mi chiama
                la guardo perplessa e sussurro:
                "Devo raccontare una storia"
                Lei annuisce sorridendo e ci avviciniamo
                alle altre per riprendere
                il viaggio per tornare a casa
                mentre mi domando se è stato
                un sogno o una realtà.
                Marzia Ornofoli
                Composta mercoledì 21 aprile 2010
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                  Scritta da: Marzia Ornofoli

                  Fiori d'argento

                  Fanciulla tua madre la luna ti sorride.
                  I tuoi occhi rispecchiano il desiderio.
                  Odori di primavera sulla pelle.
                  Ridi danzando sulla spiaggia dorata.
                  Idillio irraggiungibile per un amante.

                  Dolcemente t'abbandoni all'amore soave.

                  Acqua argentea del lago notturno.
                  Rumore di in un sospiro appagante.
                  Giardino di fiori non raccolto.
                  Etera appari nella luce lunare.
                  Non sei che un sogno per chi ti desidera con ardore.
                  Tormento dei cuori palpitanti carichi d'amore.
                  Odono la voce sognate del tuo canto sirena lunare.
                  Marzia Ornofoli
                  Composta domenica 25 aprile 2010
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                    Scritta da: Marzia Ornofoli

                    Fiori per una amica

                    Margherite dai candidi petali colorano di bianco i prati verdi.
                    Anemoni colorati incantano cielo.
                    Rosa tea sboccia timida in una primavera fredda.
                    I gigli si aprano al calore del sole incantandolo.
                    Alpina e la stella che sbuca fra le rocce aguzze.

                    Lillà occ... hieggiano da sotto una foglia birichina.
                    Usignoli cantano il risveglio della primavera.
                    I giacinti bluette incorniciano sentieri ghiaiati di perle.
                    Silene azzurri formano cuscini per piccole creature fatate.
                    Astri spalancano le loro corolle per fondersi con le stelle.

                    Violette nascono lungo gli argini del fiume colorandolo di viola.
                    Iris dai colori sgargianti si divertono a raccontarsi delle storie divertenti.
                    Angeli nascosti dietro a tendine di primule gialle.
                    Narcisi si specchiano nelle acque chiare di un lago.
                    Erica bianca e rossa tappeti colorati allegri.
                    Lilium s'intrecciano leggeri con le dalie bianche.
                    Loto il fiore dell'oblio galleggia accanto a ninfee rosee.
                    I fiori azzurri e rosa dell'ortensia chiacchierano con i fiordalisi.
                    Marzia Ornofoli
                    Composta domenica 25 aprile 2010
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