Le migliori poesie di Ludovico Criacci

Coord. Ferroviario, nato a Cisternino (Br) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Ludo Criacci

So chi sei

Sei bella e singolare anche quando non parli,
perché sei dolcissima dentro,
dolce come il miele.

Non comprendo gli sforzi che compi
per apparire frivola e cupa, snob e scostante,
ti rabbuiano il viso e invece tu sei
luminosa come l'aurora.

Sembri algida, ma hai un cuore di panna,
e io come uno stupido,
sono goloso di te.
Ludovico Criacci
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    Scritta da: Ludo Criacci

    Turni d'amore

    Non chiedo di amarti sempre,
    sarebbe impossibile, assai gravoso,
    attuiamo una separazione del bene,
    che sia consensuale però.

    Concedimi di amarti nei giorni dispari,
    nei giorni pari mi ameresti tu,
    la domenica una volta per uno.

    A Natale ti amo io,
    a Pasqua mi ami tu,
    il primo Maggio ti amo io,
    a Ferragosto mi ami tu,
    soltanto il due Novembre per rimanere in tema,
    amiamoci da morire.
    Ludovico Criacci
    Composta mercoledì 25 febbraio 2015
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      Scritta da: Ludo Criacci

      Il tuo amore

      Lasciami ascoltare
      ancora una volta
      la tua voce.
      Quieta le mie ansie.
      Lasciami guardarti negli
      occhi stringendomi la mano.
      Culla le mie speranze.
      Lasciami sfiorarti i capelli per
      sentire il vento fresco tra le dita
      che asciuga le ferite.
      Lasciami essere il tuo tutto,
      il tuo per sempre,
      per gratitudine,
      per amore,
      per viverti accanto.
      Ricomincio da te.
      Respiro da te.
      Il tuo amore è la mia pace,
      la mia preghiera soddisfatta,
      il tuo amore è la mia casa,
      dove l'anima riluce della tua presenza
      e gira nuda e libera.
      Il tuo amore è un dono di Dio,
      desiderato,
      pregato,
      compiuto.
      Ludovico Criacci
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        Scritta da: Ludo Criacci

        A mio figlio

        Scorro con la mente il tempo a ritroso
        vivo e presente è il ricordo di te bambino.
        Quante notti passate insieme tra silenzi,
        mugolii, confidenze reciproche.
        Dormivamo insieme, lo abbiamo fatto
        per un tempo infinito, ridevamo, giocavamo,
        anche le lacrime rigavano i nostri visi.
        Questo però lo negavamo a vicenda
        per apparire forti e invincibili,
        io come Zagor l'eroe dei miei fumetti,
        tu come Dragon Ball che era il tuo eroe,
        insieme coalizzati contro il male e il dolore.
        Proprio quel dolore che ha logorato i miei pensieri
        spremendo succo di limone acerbo su una ferita infetta, inducendomi spesso a stringere i denti
        per non privare mai te della gioia di sorridere
        come gli altri. Sentimenti veri i tuoi non artificiali,
        esultavi seduto sulla tua sedia a rotelle quando il Milan
        segnava, le sue sette coppe dei campioni erano la tua forza, il tuo riscatto. Che gioia mi davi quando eri tu a consolarmi, sfidavi le avversità con il sorriso sulla bocca e l'innocenza negli occhi. Tu, immobile a letto, ti preoccupavi del mio raffreddore. Non eri accademico eppure impartivi già lezioni di vita. Ora sei grande, ma i miei occhi ti vedono ancora bambino.
        Ho scolpite nella mia mente le parole di un poeta; il grande Kahil Gibran, che dicevano: "quando più il dolore incide in profondità nel vostro essere, tanta più gioia potrete contenere".
        Quel poeta aveva ragione figlio mio, perché tu sei la mia gioia.
        Ludovico Criacci
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          Scritta da: Ludo Criacci

          Quel che tu mi dici

          Dici che vuoi lasciarmi
          e mentre lo dici trattengo un respiro,
          e poi un altro
          e un altro ancora.
          Ognuno tornerebbe alla sua vita
          incontrando nuovi amori,
          nuove parole,
          nuove canzoni,
          un nuovo abbraccio
          che racchiuderebbe un nuovo mondo.
          Quando lo dici
          confesso di volerti dar ragione,
          ma poi desisto
          non mi basta un'illusione
          per farmi coraggio,
          la delusione è più forte.
          Addomestico l'angoscia
          per non stracciarmi il cuore,
          pensando a quelle effimere visioni
          che restano negli occhi.
          Il tempo disperde quel che
          siamo stati
          giorno dopo giorno,
          ma nulla può contro il tuo ricordo,
          simbolo di un'eternità
          che non si cancella
          e che mi eleva da terra.
          Ludovico Criacci
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            Scritta da: Ludo Criacci

            Sei il mio Sud

            Il giorno in cui mi son perso
            nel dedalo sinuoso dei miei pensieri
            non è stato difficile ritrovare la strada
            pensando a te. La bussola dei
            miei sentimenti non segnava il nord,
            ma il sud.

            Il sud del sole che hai dentro
            che gronda di luce chiara
            quando sei vicina e mi parli.

            Il sud di quei mattini
            dove l'aria è una carezza
            e il mare è cristallino
            specchio del tuo viso
            riflesso della tua beltà.

            Il sud di quei tramonti estivi
            quando il sole sfiora l'orizzonte,
            palla di fuoco rossa del suo ardore
            che sfuma fino al crepuscolo,
            regalando emozioni sempre diverse
            come quelle che susciti in me.

            Il sud dove il profumo mediterraneo delle arance si mescola al profumo della tua pelle,
            e quegli spicchi di vitamina diventano
            spicchi di vita che come una mina
            esplodono di sensi dentro di me.

            Proprio a sud di questi pensieri
            e del tuo dolce richiamo, io
            ho ritrovato me stesso.
            Ludovico Criacci
            Composta venerdì 20 settembre 2013
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              Scritta da: Ludo Criacci

              Non ci sei più

              Ti guardo,
              i tuoi occhi sfuggono
              i miei,
              la carestia di parole
              non m'inganna
              mi sei vicina,
              ma sento nelle ossa il suono
              della tua lontananza.
              Giro sul tuo corpo
              come un vagabondo,
              errante, senza saper dove,
              strada in salita che mi strema,
              cerco di sopraffare la mia solitudine
              tu non ci sei più,
              come le ombre che si disperdono
              nel traffico.
              Ludovico Criacci
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                Scritta da: Ludo Criacci

                Eppure ti penso

                Ti ho pensato molto
                mia dolce amica,
                e ancora ti penso
                dopo quel lontano e fuggevole incontro.
                Per caso ti ho notata,
                per caso ti sei avvicinata,
                sempre per caso ci siamo parlati.
                Poi più nulla, sei andata via,
                chissà dove, chissà da chi,
                qual è il tuo nome e il tuo colore preferito,
                il tuo profumo o il tuo più bel vestito?
                Non so niente di te.
                I miei pensieri sono ancora oggi
                ostaggio del tuo ricordo,
                ne percepisco, turbato, la forza che li aggioga
                mia dolce amica,
                eppure non ti conosco,
                eppure... non riesco a dimenticarti.
                Ludovico Criacci
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