Scritta da: Lucia Arecchio
Ho visto mani di un padre
callose e travagliate
e mani pulite di chi mai si è sporcato
al fango di un sole cercato.

Ho visto fiumi prosciugarsi
e deserti dilatarsi
e chi da rovine edificava
nuove albe di senso e storia.

Ho visto chi respirava
attaccato a tubi sottili
e chi dietro al vetro dello stesso reparto
sgranava rosari genuflesso in silenzio.

Ho visto solitudini strisciare
in mezzo a moltitudini cieche
e mani tese alla speranza
vedersi i palmi d'indifferenza vergati.

Ho visto pietre
dal vento sollevate
e un ruscello di sangue
attraversar più cuori
e le parole più belle
dove potersi specchiare
erano le stelle più tarde
a lasciare la notte.

Ho visto picchiare per il pane
morire per il pane
e chi il pane lo scordava
in una credenza priva di coscienza.

Ho visto un bimbo
attraversare il tempo
e la sua innocenza
negli occhi di un vecchio
che mai rassegnato
aspettava il nuovo mattino
per tornare al suo gioco
lavorando la vita.
Lucia Arecchio
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    Scritta da: Lucia Arecchio
    Il tempo che vivo
    offre immagini false
    profili ben fatti su ogni portale
    e icone di grande consumo.

    Fa girare i pianeti al contrario
    e produce cattive stagioni.

    Il tempo che vivo
    è un ricatto continuo
    al futuro, è un bullo
    a sangue pestato
    dalla sua stessa violenza
    è vestirsi di false ambizioni
    di vita, è uno stalker
    con carezze di morte.

    Il tempo che vivo
    è sciame di gente molesta
    perduta nel ghetto della routine
    è un pronostico errato
    nel bar sport dei lamenti
    una discarica dell'abbondanza
    per miseri stomaci
    e bocche insolenti.

    E mi srotola contro
    un giornale di false notizie
    e la fame di verità, nello stomaco,
    è un grido contorto
    e imbavagliato
    da mille parole là fuori scagliate
    per fare rumore e fare volume
    e confondere tutto.
    Lucia Arecchio
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      Scritta da: Lucia Arecchio

      Dove qualcosa finisce

      Dove qualcosa finisce
      inizia dell'altro, inizio io
      da una cena stasera,
      inizio a ballare come mi va
      l'allegro valzer
      d'un tempo zoppo

      sfogliando un giornale al contrario
      leggerò le notizie di oggi,
      inizio da oggi
      ad accordarmi in tono maggiore.

      Dove qualcosa finisce,
      inizia dell'altro, partenza sarà
      ogni vecchio traguardo

      e se perdo qualcosa
      per strada
      ne farò tracce
      per memorie future
      e se perdo adesso
      pezzi di me
      più in là scoprirò
      un autoritratto migliore.
      Lucia Arecchio
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        Scritta da: Lucia Arecchio
        E il quieto meriggio canta.

        Un idillio tra nuvole
        e fiori...
        ali di rondini destano
        pigri silenzi
        e vorrei farmi nido
        nel bianco giglio di un sogno.

        E anch'io mi risveglio...

        Gettando via abiti vecchi
        e pensieri d'un ieri malato
        graffiando con tenere unghie
        il bisogno urgente di sole.

        E anch'io ora canto
        nell'idillio che mi è sinfonia
        mentre l'anima altrove
        disegna le curve del volo.
        Lucia Arecchio
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          Scritta da: Lucia Arecchio
          Ti aspetto
          come aspetto la neve
          sulla spiaggia
          come la grazia
          data a un condannato
          come l'aurora che dà il "la"
          al canto del mattino
          come una rivoluzione
          che gli altri penseranno
          che sia matta

          Ti aspetto come un lampo divino
          che forse sbagliando strada
          si fermerà sull'uscio
          dei miei occhi aperti
          come un fiore aperto
          solo perché è bello
          e di bellezza
          giustifica l'esistere
          e l'amore.
          Lucia Arecchio
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            Scritta da: Lucia Arecchio
            Abbiamo in cuore
            favole antiche
            e sogni aggrappati
            a carri di stelle

            Nel sangue emozioni,
            oltre ansie e paure,
            sono il passo che dopo l'inciampo
            prosegue ostinato la via

            Abbiamo un teatro di miti
            e di mimi
            e la vita ispira ogni atto

            Energie in lampi di idee
            e rami di pesco che tesi
            si vestono al sole di aprile

            C'è sempre una stella nascente
            nel cosmo
            e dentro di noi
            come un bambino
            che nel suo vagito
            ha vissuto ogni arcobaleno.
            Lucia Arecchio
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