Mi manchi... nei giorni che passano nelle albe chiare nei tramonti che si allungano mi manchi... nel crepuscolo della sera nel tepore della casa nell'abbraccio alla vita nel respiro che soffoca l'ansimante mio petto mi manchi... nelle parole sorde nelle piccole cose nei silenzi raccolti così, mi manchi come umana debolezza del vivere.
Lasciami la luna, stanotte Ora che te ne vai... coprirà l'impronta vuota ancora calda del tuo corpo amato Ricamerà riverberi di speranza nel buio Ricalcherà respiri di parole sussurrate... Promesse proibite Lasciami la luna, stanotte Affinché io possa stringerla come una promessa Possa affidarle le mie lacrime Affondare le mie mani nel silenzio della sua cenere... Lasciami la luna, stanotte Per non pensare... che stai ritornando tra le sue braccia mentre hai ancora il mio sapore... sulle tue labbra.
Babbo Natale, appeso alla finestra sospeso, resta fuori, un po' tremante la scala che traballa va, oscillante s'affaccia una signora, assai maldestra
lo mette sul balcone, alla sua destra Anziano, dalla stazza un po' pesante vederlo penzolare è già inquietante... immaginario, il suono di un'orchestra
Per lui è lontano il tempo delle renne Il vento, che lo impicca col suo fiato Avrà colpa la crisi, che è perenne?
Saranno gli animali, che protegge? Un bimbo che lo vede è spaventato Babbo natale sembra un fuorilegge!