Non posso più morire giovane
è passato il traguardo
e morirò come ogni cosa
che s'invecchia e si spegne...

eppure è così strano
vedere questo involucro appassire
mentre l'anima mia sempre fiorisce

sono donna che ruzzola per scale
inseguita dai secoli
e il mio tempo scandito
è stato sempre un tempo in cui sbagliare

adesso che quest'ultima commedia
s'avvicina all'epilogo
una sola preghiera a quel Signore
dei Misteri infiniti:
che l'amore sia soprattutto pace.
Cristina Bove
Composta giovedì 20 maggio 2010
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    Scritta da: Cristina Bove

    All'ombra

    All'ombra di me
    nelle pieghe di un logoro sacco
    è nascosta una piccola forma
    rimasta bambina
    si stupisce di minime cose
    vede mille riflessi nell'aria
    basta un niente per farla sognare
    se ne sta accoccolata nel cuore
    ha pensieri che poi faccio miei
    si accontenta di spazi interiori
    non mi chiede che un po' di respiro...
    Qualche volta mi lascia da sola
    mi abbandona alla vita e al dolore
    sembra spenta per sempre
    però
    con un salto improvviso riappare
    giallo-luce a marcare i pensieri
    quasi fosse un evidenziatore
    e poi resta silente a osservare
    altre cose che avrò da scoprire.
    Cristina Bove
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      Scritta da: Cristina Bove

      Solitario

      Solitario il percorso di ogni senso
      qualunque sia l'impulso che lo muove
      che sia paura, amore, sofferenza...
      E naufraghiamo
      aggrappati ai relitti del passato
      cercando invano un'isola futura.
      Ma se la notte affonda
      e la bufera incalza
      a noi manca il respiro e non ci basta
      sapere che si è tutti fra le onde
      noi, che così vicini ci tocchiamo
      e dentro questo mare disciogliamo
      i nostri umori...
      Eppure
      di quelle mani
      che talvolta si uniscono
      di quei corpi che talora si sfiorano
      o si afferrano
      nell'illusione di restare a galla
      di noi
      dissolti
      l'acqua non avrà memoria.
      Cristina Bove
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        Scritta da: Cristina Bove

        Verranno i giorni

        Verranno i giorni delle ombre pesanti
        i giorni delle carcasse arrugginite
        e chi si ritenesse vivo
        dovrebbe avere l'obbligo
        di dimostrarlo
        poi verranno notti di caligine
        che conterranno in sé
        come matrioske oscure
        le notti di mille pezzenti
        ciechi agli infiniti scavi
        sordi ai clangori cruenti...
        Invano
        poi
        si cercherà l'accesso
        a un davanzale
        fiori avvizziti e cigolii d'imposte
        avranno solo vento
        e le risposte
        d'impassibili stelle
        cadranno dentro il baratro
        di un pianeta affondato
        nel silenzio...
        Cristina Bove
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          Scritta da: Cristina Bove

          In fila indiana

          In fila indiana
          ai margini di una crepa nel muro
          e sopra i calcinacci
          di un sogno frantumato
          attimi come formiche vanno
          a riprendersi il tempo...
          Io sono fuori
          a guardare le briciole
          di quello che credevo
          d'essere...
          Seguo per abitudine
          tiritere di vita
          e perdo il filo logico
          che mi vorrebbe saggia
          mentre in frammenti spargo
          le memorie di un greto
          che ancora fiume sogna
          e torrente
          e scroscio
          e non si arrende
          alla secca stagione...
          Cristina Bove
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            Scritta da: Cristina Bove

            Sirene

            Sirene della mia solitudine
            mare di mille squame
            e spuma che m'abbaglia e mi scompiglia
            alta e bassa marea
            la moltitudine
            di pensieri che affollano
            il musicale sciabordio dell'acqua...
            Luccicare di rivoli
            nell'onda
            danzare nell'argento
            senza fine
            appena sotto il velo della luna
            sciogliersi e poi raccogliersi
            alghe capelli fili
            in sospensione...
            Sirene della mia vicissitudine
            mare di mille rive
            nella mia stanza che diventa sabbia
            flusso e riflusso
            dell'irrequietudine
            l'instabile emozione
            di sogni che riaffiorano
            e s'infrangono
            contro gli scogli della mia ragione...
            Cristina Bove
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              Scritta da: Cristina Bove

              Anime pie

              Anime pie sgranar lunghi rosari
              stretti di cuore ed avidi di mano
              contare fra le dita le indulgenze
              il conto in banca l'ultima puttana
              e chi s'avvia per una larga via
              cammina sulle croci e sui vangeli
              e pattina sui cuori degli afflitti
              tanto poi donerà qualche fontana
              qualche carica e qualche cattedrale
              qualche ponte sospeso tra le sponde
              del dare e dell'avere una gimcana
              di macelli obbligati e fratricidi
              ratificati a colpi di partiti
              e noi che non sappiamo approfittare
              contiamo quanto il due giocando a briscola
              al tavolo di chi s'ingozza il mondo
              d"anime e sangue e si spartisce gli utili.
              Cristina Bove
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