Scritta da: Asianne Merisi
Tu poeta,
tu schiavo di parole
dove per essi,
spegni la luna è accendi il sole.

Graffia il mio viso,
bacia il mio collo,
lasciami piangere e sorridere
mentre nuda e stremata crollo.

Tu poeta
respira il mio dolore,
sigilla le mie ferite, in questi versi eterni
regalami ancora vita.

Perché tu non conosci limiti,
non hai meta,
viaggi nell'universo.

Hoo sensibile poeta
io ci sarò ad ascoltarti,
io ci sarò a guardarti,
io ci sarò nelle tue parole
ancora oggi
dove spegnerai il sole
e accenderai la luna.
Asianne Merisi
Composta domenica 5 giugno 2016
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    Scritta da: Asianne Merisi
    Ama il tuo cammino,
    più di quello
    che sul tuo cammino incontrerai.
    Ama più della nebbia
    che nel cuore crea l'amore,
    Ama come un gesto al tuo destino
    Perché c'è un freddo che potrai scaldare,
    e un sogno in partenza da realizzare,
    Ama
    perché Amare è il percorso del tuo destino
    che alla meta dovrà arrivare.
    Asianne Merisi
    Composta venerdì 10 giugno 2016
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      Scritta da: Asianne Merisi
      Ci siamo persi nei pensieri,
      nei sorsi dei nostri respiri,
      correndo nelle correnti di ogni nostra emozione.
      Abbiamo sognato un luogo d'amore,
      un viaggio baciato dall'eclisse
      di due corpi nudi,
      uniti in un amplesso chiamato estasi.
      Amarsi... cercarsi nella libertà
      come questo sole e questa luna
      che ogni giorno si corteggiano all'infinito.
      Asianne Merisi
      Composta giovedì 8 giugno 2017
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        Scritta da: Asianne Merisi
        Regalami un senso negato,
        Un cristallo opaco che cerca luce
        Dai a me un noi.
        Urla al cuore di avere coraggio,
        Perché tremano le mani vuote di noi.
        Cerca in quello che è stato
        Il silenzio,
        le grida,
        le attese che pulsano la vita.
        Su quel mutare che di me rimane ricordo,
        e sorridi per dare voce al cuore
        perché il silenzio è troppo stretto
        per qualcosa che vuol l'infinito.
        Asianne Merisi
        Composta mercoledì 7 giugno 2017
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          Scritta da: Asianne Merisi

          Canzone e preghiera

          Siamo martiri sconosciuti per mano sconosciuta.
          Siamo vittime senza nome per mano di assassini sconosciuti.
          Siamo innocenze senza nome per mano di colpevoli ignoti.
          Siamo sacrifici di un Dio che non cerca morte,
          ma che l'uomo non sa servire.
          Sacrifici di uomini che si fanno scudo di un Dio che non conoscono.
          Ipocriti. Il coraggio non è uccidersi per uccidere,
          ma amarsi per vivere.
          Chi vuole distruzione pretende ritorsione.
          Il coraggio non è abbracciare una causa e uccidere in nome di essa.
          Ma l'intelligenza purtroppo per tali persone è venduta a caro prezzo
          e l'ignoranza travestita fa carnefici e vittime.
          Comprata al mercato nero degli interessi a tante cifre quanto le vittime,
          senza nome, di carnefici, sempre senza nome.
          Fasulli guerrieri, teli neri su visi prigionieri di odio.
          Abbracciati dalla gloria di un premio sconosciuto,
          per asservire l'odio che maschera l'oscurità delle intenzioni, mosso da fili sconosciuti.
          Adulatori di morte dove rifugiare il loro sacrificio,
          sanguinari soldati di lodi che non lodano e guerre che non finiscono.
          Nell'infinito campo di guerra per il supremo controllo delle menti,
          con strategie che camminano di pari passo al terrore.
          Non crolliamo su ciò che governa il loro potere ( "la paura" ),
          non lasciamo spazio a questo terrore,
          siamo figli di madri e padri che hanno donato coraggio
          e pace su acque limpide e non su fiumi di sangue, allattati di coraggio e libertà.
          Siamo figli della terra sulla quale viviamo,
          che vivono di speranze, di fantasie, di sogni sulla faccia,
          disegnando la realtà che non deve farci paura, ma regalarci vita.
          Un passo marcato, un passo leggero su strade da calpestare con orgoglio.
          Guerrieri, sì! Ma d'amore e non quello che ci ordinano i nostri simili.
          Quell'amore che ci dona l'anima che in noi soggiorna fino a che la vita ci dona vita.
          Guerrieri di luce che pretendono vita.
          Che generano vita pulita, dal telo nero di morte.
          Lontano dalla coltre, vicino al cuore di chi ha amore.
          Abbiamo cura di noi nel giusto e nel giusto amiamo.
          Siamo umani.
          Perché per questo e in questo noi siamo vivi.
          Sempre.
          Asianne Merisi, Xander Sacchetti
          Composta lunedì 5 giugno 2017
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