Le migliori poesie di Antonio Prencipe

Studente, nato sabato 29 giugno 1991 a Mattinata Prov. FG (Gargano) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Antonio Prencipe

Sono stufo d'amare

Non riesco a scrivere d'amore
non parlo d'amore
l'amore è un mondo a parte
non vivo d'amore
non fingo l'amore
non scherzo sull'amore
non amo, non odio
non so amare
non voglio amare e non voglio giudicare
non voglio amare chi mi ama sarebbe troppo semplice
vorrei amare chi mi odia,
vorrei ascoltare l'amore
vorrei invidiare l'amore ma non riesco
odio l'amore perché l'amore non soffre
senza amore si soffre
senza amore si vive
con l'amore nasce l'odio
sono stufo di ricevere amore
sono stufo di ascoltare amore
basta accusare l'amore
l'amore è una scusa
l'amore si scusa
l'amore perdona
io sono stufo di perdonare.
Antonio Prencipe
Composta domenica 3 gennaio 2010
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    Scritta da: Antonio Prencipe

    Andrò via

    Me ne andrò senza dirti "ciao",
    sparirò dalla tua vita lentamente,
    non ti farò rimpiangere i segreti,
    le notti consumate
    su quel letto sospeso in mezzo al cielo
    costellato da stelle e pianeti
    sputtanati dal gridar lento
    di un angelo nascosto
    tra le nubi finte di un mare insolente.
    Non ti lascerò con il buio
    straziato nel cuore,
    splenderai ancora con la luce
    che le mie lacrime regaleranno
    alla tua anima violata dal mio amore.
    Tornerai lì,
    dove le foglie secche maturano con l'inverno.
    Mi bacerai e ti lascerò sola,
    con il mio ego da poeta freddo e salato
    sulle tue labbra che ormai
    non amano più.
    Antonio Prencipe
    Composta venerdì 11 marzo 2011
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      Scritta da: Antonio Prencipe

      Per sempre insieme

      Per sempre insieme,
      la notte arriva,
      il cielo tramonta, si rincasa
      nel dolore ammaliato
      da nubi e granelli di neve
      sparsi nei viali del vento.
      Rimangono i sorrisi deturpati dal sole,
      i baci consumati.
      Piccola mia vieni con me,
      abbracciami, niente ci può dividere
      rivoglio i tuoi sospiri sulla mia pelle,
      lasciami toccare i tuoi sguardi,
      lascia avvicinare le mie labbra.
      Andiamo!
      Verso la notte,
      verso il mare
      c'ascolterà la sera,
      seguimi nel buio di questa ultima avventura,
      insieme, sempre liberi.
      Saltiamo, profana il mio cuore,
      sorreggimi, niente ci può dividere,
      raggiungimi nell'oblio.
      Amore mio sull'asfalto
      c'è ancora il nostro ricordo,
      il nostro amore si mescola
      al sangue e al profumo di
      rugiada sparso tra la nebbia,
      in questo giorno ormai strangolato
      dal destino.
      Per sempre insieme
      nella morte,
      nella libertà violata.
      Antonio Prencipe
      Composta sabato 27 novembre 2010
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        Scritta da: Antonio Prencipe

        Acqua dall'odor sangue

        Pensavi che era finita?
        Solo nella vasca da bagno nudo senza vento
        sulla pelle aspra ed immatura di saggezza,
        l'acqua è rossa sporca dal sangue tuo
        prigioniero del tuo essere egoista,
        una lametta poggiata sullo spigolo
        senza ombre di un lavandino arrugginito,
        sporco, devastato dall'orrore di un gesto
        che spacca, fa crollare ogni muro
        riposto sul proprio cammino.
        Scorre acqua fluida come lacrime sul pavimento,
        scorre sangue sporco dalla sofferenza
        di mille rimpianti, dolori e oscurità
        nascosti all'interno di un cuore morto
        con la speranza di poter rinascere tra le mani
        di chi cura e amore li prometterà.
        Occhi marroni, scuri si riflettono
        nell'acqua dall'odor sangue rimurginato
        negli angoli bui di un sole senza raggi
        o colori da poter donare ad anime che come lui,
        che come me hanno regalato la propria vita
        al passato dannato corroso da un tempo meschino.
        Pugni contro la porta che nasconde
        ancora il corpo del povero angelo sconsolato
        dall'amarezza di mille nubi di fumo
        leggiadre e poggiate sulle vie dell'infinito,
        calci, urla, pianti e la porta resta chiusa.
        Il sole tramonta, la notte lentamente arriva,
        il gelo consuma la stanza e il corpo
        del ragazzo resta immobile e nudo
        in quel lago di sangue, lacrime e puro dolore
        innalzato dall'odor del mare
        che con delicatezza e armonia accompagnò
        quell'anima nella felicità
        tanto attesa ed eterna.
        Antonio Prencipe
        Composta mercoledì 26 gennaio 2011
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          Scritta da: Antonio Prencipe

          Un fiore di pesco

          Non ho mai compreso
          il valore del cielo.
          Imparerò a perdonare
          quella speranza
          che non ha asciugato
          le lacrime mie,
          quel giorno che piangendo morivo
          nel letto di rose bruciate
          dal dolore mio.
          Un fiore di pesco un giorno
          cercò d'entrare
          nella stanza di casa mia,
          luccicò e tra i miei occhi
          una lacrima scese
          perché per la prima
          volta in vita mia
          m'accorsi che l'anima mia
          rinasceva pian piano
          nel corpo mio,
          ed io forse non morirò.
          Per far si che qualcosa
          di bello continui a crescere
          a volte bisogna
          essere crudeli.
          Rinascerò tra la guerra
          spenta dal niente.
          Nonostante la mia follia
          i miei occhi marroni piangono ancora,
          odor mare, odor terra,
          la mia assenza in questa vita
          termina qui...
          In questa campagna sperduta
          d'amore e lacrime.
          Antonio Prencipe
          Composta sabato 7 maggio 2011
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            Scritta da: Antonio Prencipe

            Anima di vernice

            Non hai guardato in faccia al mio amore.
            Ed ora immortale
            il tuo profumo d'orizzonte
            sulla mia pelle.
            Ed ora immortale
            le tue parole scolpite
            nelle stanze gelate del mio cuore.
            La valigia aperta
            con dentro il destino...
            L'Iddio immenso ha chiuso l'ombrello
            e dal cielo pioggia gelata
            cade beata.
            Cenerentola ha perso la scarpetta
            e Tu ascoltando il silenzio
            che ingordo divorava la tua esistenza
            hai spazzato via ogni
            coriandolo di vita
            che dentro te viveva.
            Anima di vernice
            in un cielo pieno di polvere.
            Anima di vernice la mia...
            Anima di gesso la tua
            rincasata tra le voragini
            di una nuvola grigia, morente
            tra le grotte innocenti di burrasca.
            Un giardino incatenato
            dalla luce della notte
            che avvolgendo il territorio
            tenebroso rivela i segreti della Luna.
            I Lupi veglieranno il segreto
            del tuo corpo crocifisso al suolo
            e nei raggi opachi del sole
            si dissolveranno.
            Antonio Prencipe
            Composta sabato 18 giugno 2011
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              Scritta da: Antonio Prencipe

              Mi riconosco solo nel sonno.

              Non toccarmi più!
              Gridò l'anima nuda.
              I pesci in mare negano l'esistenza
              della pioggia.
              Gli umani sulla terra
              negano la notte nel corpo di una stella.
              Per amore sei morta anche tu
              vecchia signora che sola cammini per la città.
              Non mi fido dell'amore forse perché
              sono cresciuto solo...
              Ed ho dovuto recuperare i miei occhi
              perduti nell'odio senza riuscire a comprenderli.
              Aprirò l'aria per poi esplodere
              nello sbattere d'ali di una farfalla.
              Non strapparmi l'adolescenza!
              Gridò la lacrima più anziana.
              Anche un petalo di rosa può morire.
              C'è ancora un viaggio da rifare.
              Me ne vado via da questa vita,
              da questo corpo lasciando soltanto
              uno schiaffo e un bacio sullo specchio
              di fronte all'orizzonte.
              Porto con me la voglia di dormire...
              Mi riconosco solo nel sonno.
              Mi sveglio e non so più chi sono.
              Antonio Prencipe
              Composta domenica 29 gennaio 2012
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                Scritta da: Antonio Prencipe

                Lasciami sparire

                Non mi guardare
                non mi pensare
                non mi sussurrare
                non mi dire addio
                non mi dire ciao
                lasciami sparire piano
                allontana il tuo cuore dal mio
                allontana la tua vita dalla mia
                allontana l'orgoglio da me
                parla di te e distruggi
                l'innocenza che c'è nei tuoi occhi
                ammira la violenza
                e colpiscimi forte
                non mi dire ti amo
                perché ho paura
                non mi dire ti voglio
                perché il mio cuore non sopporta
                dimmi ti odio per favore
                dimmi che mi odi
                fammi morire e togli
                l'amore dalle mie mani
                cancella la verità
                accetta la falsità e
                santificà cosa sono
                non dimenticare la sofferenza
                che ti ho procurato
                e cancellami dalla tua vita
                subito senza che me ne accorga.
                Antonio Prencipe
                Composta martedì 29 dicembre 2009
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                  Scritta da: Antonio Prencipe

                  Non so chi sono

                  Non so più chi sono
                  Non si muore di ricordi
                  Si muore di speranze non cercate
                  Forse sono il vento che rincorre i miei sogni
                  Forse sono quell'onda che si scontra contro i miei sentimenti
                  Forse sono il fuoco che brucia nel mio sangue
                  Forse sono quel fulmine che uccise quell'orgoglio del cazzo
                  Forse sono la guerra che vive nella mia dannata esistenza
                  Forse sono il paradiso che chiuse le porte al mio inferno
                  Forse sono quell'angelo che si perse nelle tenebre
                  Oggi so chi non sono
                  Oggi mi godo questo dolore
                  Forse finirà la mia punizione
                  Forse l'ombra del cielo mi prenderà con se
                  Forse saluterò le mie stelle
                  Anche il niente vive nel presente
                  Ho perso il mio sorriso nelle colline del paradiso.
                  Antonio Prencipe
                  Composta mercoledì 19 maggio 2010
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                    Scritta da: Antonio Prencipe

                    Il mondo si squarcerà

                    Il mare si apre...
                    Un angelo dagli abissi appare.
                    Una ragazza inginocchiata alla riva
                    della notte e della spiaggia dimenticata
                    da Dio e dal mondo
                    ascolta le parole di quell'angelo
                    dalle ali nere e lo sguardo dannato.
                    Lei...
                    incompresa perfino
                    dagli sguardi depressi della luna.
                    Incompresa da tutto ciò
                    che respira vita.
                    Nella solitudine cantava
                    e nella poesia viveva
                    ed ogni lacrima versata
                    in quei versi inquieti,
                    sofferenti e malinconici in diamanti
                    bianchi e opachi si trasformava.
                    Le risate macchiate di dolore,
                    gli occhi grandi gridavano aiuto
                    nella pioggia di catrame
                    che il suo corpo puro e bello devastava.
                    Nessuno riusciva ad udire
                    quelle urla così potenti,
                    ferite da chi
                    d'ignoranza e buonismo vive.
                    Che serve essere amati
                    se nemmeno il cielo riesce a comprenderti.
                    L'illusione viveva dentro di lei,
                    l'illusione di un giorno.
                    Il giorno in cui
                    il mondo in due
                    si squarcerà e la vita dalle sue mani
                    svanirà...
                    Innamorata dell'amore ma
                    no della gente.
                    Troppe volte si confonde
                    il sesso per amore e si finge
                    in quell'ingrata illusione
                    di essere felici.
                    Grondava sangue ghiacciato
                    dalle braccia abbronzate e tatuate.
                    Antonio Prencipe
                    Composta domenica 7 agosto 2011
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