in Poesie (Poesie d'amore)
Resterei qui, io,
a leggerti,
interpretarti,
cercare di comprenderti.
Resterei qui,
di fronte a te:
poesia, mia preferita.
Composta venerdì 11 marzo 2016
Resterei qui, io,
a leggerti,
interpretarti,
cercare di comprenderti.
Resterei qui,
di fronte a te:
poesia, mia preferita.
Ti dirò
che l'inverno non è mai stato più freddo.
Dirò che gli abbracci improvvisi
sconvolgono,
che le persone non cambiano,
non per davvero.
Che non sembrava vero
averti vicino
e non saper spiegare
che le carezze
che illudono
fanno male.
Se ti viene la pelle d'oca,
e nessuno ti scalda:
l'inverno è gelido,
non ci si salva.
Spiegare
che l'inverno è gelido
e ti aspetto tornare,
diventa difficile
quando amore è scambiato per affetto,
quando mi stringi.
Ed i pensieri si dissolvono.
(In mille coriandoli).
I mattoni rossi
di quella casa abbandonata,
il suono stridente
delle porte che cigolano.
È freddo,
nelle ossa di chi aspetta,
senza mai veder realizzarsi,
quel sognato avvicinarsi di passi.
Spero tu venga;
sto tremando,
immobile su questi gradini.
Quasi mi sembra
di sentire i tuoi passi un po' più vicini!
Con l'immortale speranza,
ed un ricordo:
tenera carezza
che mi culla quando non ci sei
-non resta tempo per dolore-
cullami con la tua voce calda che giunge
fino al cuore.
Mi descrivi le stelle.
Ed io, le più belle scorgo in te.
Ferma questo istante
-io non voglio perderti-,
resto qui a dipingerti
ciò che non so spiegare.
Sii paziente, te ne prego:
che se sei qui
non so più parlare.
Mi accarezzavi la guancia,
ti sembrava banale.
Non vedevi nemmeno
che avevo smesso di respirare.
Quanto può essere semplice
farmi arrossire.
Ti è bastato uno sguardo
ed ora,
ora non so più cosa dire:
a parte che quella carezza
è stata davvero speciale.
Lascia che io resti,
lasciami spiegare
quanto sia strano guardarti,
non riuscire a dire
che magari pensarti
non mi lascia dormire.
Ti regalerò un fiore
spero non ti offenda.
Ti regalerò un fiore
perché delicato
come te quando mi parli,
profumato,
come i tuoi abbracci,
morbido,
come le tue carezze,
fragile,
come le mie certezze.
Ti regalerò un fiore:
spero tu lo accetti.
Che poi se ci pensi,
amo solo te.
Sconosciuti diventammo,
ostacoli fra noi:
vicini due passi,
lontani due sguardi.
Arrabbiati,
confusi,
abbandonati,
speranzosi,
desiderosi di avvicinarci,
decisi ad allontanarci.
Uniche barriere noi,
diventammo sconosciuti:
io e te che ci siamo sempre voluti.
Ti stringo,
questa volta non ti lascio andare,
lotterò per entrambi,
ti proteggerò dal male.
Sarai sempre tutto ciò a cui penso:
perché amore mio,
senza te è diverso.
Guiderò i tuoi passi,
porterò i tuoi pesi.
Ti stringo dopo mesi:
ora sei qui,
sei qui e mai dovrai penare.
Tu prenditi la luce,
ed io il temporale.