Scritta da: Antonino Gatto
Piano piano, quatto quatto,
silenzioso come un gatto,
mentre dormono i bambini,
mi avvicino ai comodini,
per lasciare appese ad un filo,
tante calze e vari doni,
per poi attenderli al risveglio,
e guardare i loro occhioni.
Composta giovedì 6 gennaio 2011

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    Scritta da: Antonino Gatto

    Commenti

    2
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    Grazieee, hai proprio ragione, infatti se i muri di casa mia potessero parlare, non saprebbero distinguere fra me e i miei figli chi è il padre, visto che gioco con loro come se avessi anch' io 3 anni.
    Gioco a nascondino, e mi nascondo nell' armadio, corro sul loro triciclo, con uno di loro sul volante, ed uno sulle spalle, salto con loro sul letto, faccio il bagno nella vasca con le papere e le pistole ad acqua, e per loro farei questo ed altro!
    Un caro abbraccio
    Antonino
    1
    postato da , il
    Si vede tutta la dolcezza di un padre in questa poesie. Davvero bella :D

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