Odio il modo in cui parli e il modo in cui ti tagli i capelli, odio il modo in cui guidi la mia macchina, odio quando mi fissi. Odio i tuoi stupidi stivali anfibi e il modo in cui mi leggi nella mente. Ti odio così tanto che mi fai star male, mi fai persino scrivere poesie. Ti odio quando hai ragione, odio quando mi menti. Odio quando mi fai ridere, odio anche di più quando mi fai piangere. Odio quando non mi sei attorno e il fatto che tu non mi abbia chiamato. Ma più di tutto odio il fatto che non ti odio... nemmeno quasi... nemmeno un pochino... nemmeno niente!
Con i voti cominciano appena nasci, se vieni fuori con tutti i pezzi a posto, se piangi abbastanza forte e se sei sopra i 4 kg ti puoi beccare persino un 10 altrimenti giù a scalare. Se sei precoce, se sei uno di quelli che iniziano a camminare e chiamare mamma prima dei dieci mesi... ti possono dare anche un 9-9 e mezzo... altrimenti anche li si scende. Inutile dire che appena cresci e vai all'asilo... beh... li si fa sul serio e i voti cominciano a fioccare. A scuola, ovviamente, devi fare i conti con l'esplosione, la compilation, il festival dei voti! Forse però il peggio deve ancora venire, perché poi ti aspettano per darti il voto per le ragazze con cui esci, per la macchina che hai, per la casa in cui vivi, per il lavoro che fai. Siamo qui per prendere e dare voti... Non c'è niente di male.... Se non c'è niente di male a smettere di fare ciò che vuoi per fare solo quello che ti fa avere buoni voti. Da zero a dieci ho un presente da... 6... meno... meno. Ho un appartamento di 85 metri quadri, cabina doccia con bagno turco, letto giapponese; ho un'ulcera e un esofagite da 8 e mezzo, anche il mio passato remoto è da 8 e mezzo, quello più recente, da 6. Ho avuto un fratello che qui in paese era un mito, se n'è andato qualche anno fa... si chiamava Ivan ma nessuno lo chiamava così. Da più di 20 anni ho 3 amici che se volete ve li regalo tutti, anzi, se li portate via ci metto anche un Motorola e il calendario con la Ferilli. Ho una moglie, Fabiana, una che ha mooooolta pazienza. Ho un furgone dell'82, ci vado a fare le serate di blues col mio gruppo (sempre più raramente). Ho una carta d'identità che ogni tanto consulto... beati voi se sapete sempre chi cazzo siete. Ho anche altra roba ma sta a vedere che adesso vi faccio il mio settequaranta. Ho un futuro da 9 o da 4. Dipende da come mi alzo.
- Ellie: Ne ho una per te! - Palmer: E cioè... - Ellie: Il rasoio di Ockham, lo conosci? - Palmer: Ah, il rasoio di Ockham, sembra il titolo di un film dell'orrore! - Ellie: No il rasoio di Ockham è un principio scientifico secondo cui a parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere la più giusta. - Palmer: Mi pare ragionevole! - Ellie: Molto bene! E cos'è più probabile? Che un Dio onnipotente e misterioso creò l'universo e poi decise di non dare alcuna prova della sua esistenza? Oppure... che non solo non esiste affatto ma che l'abbiamo creato noi per non sentirci tanto piccoli e soli? - Palmer Joss: Non so... non potrei immaginare di vivere in un mondo dove Dio non esiste, no, non ci vorrei vivere... - Ellie: Come fai a sapere che non ti stai illudendo? Quanto a me io, io vorrei una prova! - Palmer: Ah, una prova?... Volevi bene a tuo padre? - Ellie: ... Come? - Palmer: Sì, gli volevi bene? - Ellie: Sì, moltissimo! - Palmer: Provalo!
- Bones: E cosa significa questo? - Booth: Significa che puoi amare molte persone a questo mondo, Bones, ma in realtà ce n'è soltanto una che ami di più. - Bones: E come fai a sapere chi ami di più se sei confuso da messaggi chimici che viaggiano attraverso il tuo sistema limbico? - Booth: Lo sai e basta. - Bones: E se ti lasci scappare quella persona? - Booth: Quella persona non va da nessuna parte.
Sì, ho paura, ho una fottutissima paura! Di te, di credere ancora alle tue belle parole, di commettere di nuovo gli stessi errori. Gli errori li paghi, tutti!
Perché poi questo bisogno di amare? Essere amati è più semplice e soprattutto non fa stare male. Una persona che ti ama incondizionatamente ti aiuta a ritrovare fiducia almeno in te stesso. Di che altro abbiamo bisogno?