Se mi spari solo in sogno è meglio che ti svegli e mi chiedi scusa.
dal film "Le Iene" di
Se mi spari solo in sogno è meglio che ti svegli e mi chiedi scusa.
Mentre cresciamo ci insegnano tante cose: se un ragazzo ti dà un pugno gli piaci, non tagliarti i capelli da sola, un bel giorno incontrerai un uomo meraviglioso e anche per te ci sarà il lieto fine.
Ogni film che vediamo, ogni storia che ci viene raccontata ci insegna di aspettare questo... la svolta del terzo atto, la dichiarazione d'amore inaspettata, l'eccezione che conferma la regola, ma a volte siamo totalmente concentrati sulla ricerca del lieto fine che non riusciamo ad interpretare i segnali, a riconoscere chi ci vuole da chi non ci vuole, chi resterà da chi andrà via. E forse nel lieto fine non è compreso un uomo meraviglioso, forse sei tu, da sola, a rimettere insieme i pezzi ed a ricominciare... per liberarti nell'attesa che arrivi qualcosa di meglio nel futuro. Forse il lieto fine è solo... andare avanti.
O forse il lieto fine è questo sapere che nonostante le telefonate non ricevute e il cuore infranto, nonostante tutte le figuracce e i segnali male interpretati, nonostante i pianti e gli imbarazzi... non hai mai e poi mai perso la speranza.
Devo fare felice te per avere la possibilità di essere felice io.
Non ne ho di bei ricordi e se ce li avessi me li farei levare tutti dalla testa... perché dall'amore di una mamma così come la nostra, purtroppo o per fortuna, non c'è via di scampo.
Non possiedo ricette, formule magiche. Ogni gelato che fabbrico ha un particolare profumo, il suo profumo. Non è mai eguale a quello prima, non sarà mai eguale a quello dopo. Ognuno, però, fa affiorare il ricordo di qualcosa; un viaggio, una passeggiata, una persona cara, la donna amata. Il mio sogno, forse irrealizzabile, è quello di fabbricare un profumo che concentri tutti i profumi, avvicinarmi armoniosamente a Dio, alla quintessenza dei profumi. Non tradite mai i sogni della vostra infanzia. Se aprite i vostri cuori, forse, potremo assaggiare il glorioso gelato finale.
Mentre il paradiso è chiuso, l'inferno è sempre aperto... sono aperto anche a Natale.
Le cose che lasciamo dietro di noi... prima o poi ci raggiungono.
- Mi ucciderai, adesso, Iena?
- Iena: Ora sono troppo stanco, forse più tardi...
E così adesso, ogni tanto alle persone a cui voglio bene glielo dico: anche se loro mi guardano e non capiscono, anche se loro mi guardano e ridono, io glielo dico lo stesso, meno male che ci sei!
Non riesco a ricordarmi che ti devo dimenticare.