Scritta da: Claudia Di Lembo
in Frasi di Film » Telefilm
Quanto è difficile guardare la propria sporcizia... e quanto è facile fingere che non ci sia...
dal film "Joan of Arcadia" di Serie TV
Quanto è difficile guardare la propria sporcizia... e quanto è facile fingere che non ci sia...
Tutti viviamo in una casa che va a fuoco... con noi intrappolati dentro.
È così finita tra noi che dovrebbero inventare un'altra parola per dirlo.
- Sabina: Io non voglio morire Giulia, non voglio morire.
- Giulia: Ce la faccio, ce la faccio, ce la faccio, Sabina.
- Sabina: Giulia...
- Giulia: Amore ce la faccio, ce la faccio.
- Sabina: Giulia! Sei arrivata in tempo... qualunque cosa possa accadere adesso, tu, per me, sei arrivata in tempo.
- Giulia: Questo è il filo dell'innesco, lo stacco?
- Sabina: Cosa avrebbe fatto papà?
- Giulia: stacca il filo, la bomba si ferma.
- Giulia: Amore ce l'abbiamo fatta.
- Sabina: Si.
- Giulia: Amore mio ti voglio tanto bene [la bomba riparte] no! Ne è partito un altro, Sabina. Ne è partito un altro.
- Sabina: Vattene Giulia! Va via! Voglio che tu te ne vada!
- Giulia: Dove vado? Dove vado io senza di te? Io non potrei sopravviverti amore, lo capisci?
Avvistata la bella dell'Upper East Side che lancia il guanto della sfida alla sua bestia preferita ma attenta principessa ci vorrà molto più di una gamba per farti bramare da questo principe.
- Owen: Ho capito di non aver detto a mia madre che sono tornato perché una parte di me è ancora di Iraq. Ho preso un impegno con l'esercito che non ho mantenuto, se la mia unità non fosse stata annientata sarei ancora là perciò è normale che io non riesca a dormire di notte o a guardare in faccia mia madre. È normale che tu ed io non possiamo stare insieme. Il mio lavoro là non è finito, finché sarà così io qui non posso restare. Perciò ho deciso di ripartire.
- Christina: Io devo andare.
- Owen: Christina, dai...
- Christina: Dai cosa? Scusami, che cosa dovrei dire?
- Owen: Vorrei avere il tuo appoggio.
- Christina: Non posso dartelo.
Quando hai appena rotto con qualcuno certe strade, certi luoghi, perfino certe ore del giorno sono da evitare. La città diventa un campo di battaglia deserto, pieno zeppo di mine emotive. Devi stare molto attenta a dove metti i piedi, se non vuoi finire a pezzi.
Indossiamo tutti della maschere diverse per diversi motivi.
Indossiamo alcune maschere perché rappresentano davvero chi vogliamo essere. Altre le indossiamo perché non abbiamo il coraggio di affrontare quello che c'è davvero sotto... o perché sono quello che qualcun altro avrebbe bisogno che fossimo. E indossiamo alcune maschere perché speriamo che ci nascondano... Ma è quello il problema di indossare delle maschere. Possono essere strappate via in ogni momento...
Congratulazioni, il braccio del bambino sta uscendo, puoi battere il cinque.
All'improvviso fu come se il ruggito della folla, l'eco del fischio finale, le grida dei miei compagni, tutto venisse da mille miglia di distanza. E quel che restava in mezzo a quegli strani suoni ovattati, era soltanto Peyton. La ragazza che con la sua arte, passione e bellezza, aveva cambiato la mia vita. In quel momento il mio trionfo non su il campionato di stato, ma un istante di lucidità: la percezione che eravamo da sempre destinati l'uno all'altra e che ogni istinto contrario, era soltanto la negazione di una semplice verità: ero e sarei sempre stato innamorato di Peyton Sawyer.