Scritta da: Claudia Di Lembo
in Frasi di Film » Telefilm
La luce della verità, per chi ha vissuto al buio, può essere dolorosa.
dal film "Joan of Arcadia" di Serie TV
La luce della verità, per chi ha vissuto al buio, può essere dolorosa.
Non posso avere una vita normale se non posso avere neppure una giornata normale.
Tutti viviamo in una casa che va a fuoco... con noi intrappolati dentro.
- Sabina: Io non voglio morire Giulia, non voglio morire.
- Giulia: Ce la faccio, ce la faccio, ce la faccio, Sabina.
- Sabina: Giulia...
- Giulia: Amore ce la faccio, ce la faccio.
- Sabina: Giulia! Sei arrivata in tempo... qualunque cosa possa accadere adesso, tu, per me, sei arrivata in tempo.
- Giulia: Questo è il filo dell'innesco, lo stacco?
- Sabina: Cosa avrebbe fatto papà?
- Giulia: stacca il filo, la bomba si ferma.
- Giulia: Amore ce l'abbiamo fatta.
- Sabina: Si.
- Giulia: Amore mio ti voglio tanto bene [la bomba riparte] no! Ne è partito un altro, Sabina. Ne è partito un altro.
- Sabina: Vattene Giulia! Va via! Voglio che tu te ne vada!
- Giulia: Dove vado? Dove vado io senza di te? Io non potrei sopravviverti amore, lo capisci?
- Jackson: Al Mercy West facciamo le zone. Quando è affollato affidiamo ad ognuno una zona, uno spazio. Se le infermiere mettono un paziente in quello spazio, sai che è tuo. Aiuta ad invidiarli prima.
- Christina: Questo non è il cortile di una scuola. Non si gioca ai quattro cantoni.
Troviamo la felicità in posto inaspettati!
Le favole non diventano realtà. La realtà è molto più tempestosa. Molto più buia. Molto più spaventosa. La realtà è davvero molto più interessante del "vivere per sempre felici e contenti".
E se una piccola cosa detta o fatta avesse fatto crollare tutto? E se mi fossi scelta un'altra vita? O un'altra persona? Avremmo potuto non incontrarci mai.
Non siamo pazzi, lo sembriamo soltanto.
All'improvviso fu come se il ruggito della folla, l'eco del fischio finale, le grida dei miei compagni, tutto venisse da mille miglia di distanza. E quel che restava in mezzo a quegli strani suoni ovattati, era soltanto Peyton. La ragazza che con la sua arte, passione e bellezza, aveva cambiato la mia vita. In quel momento il mio trionfo non su il campionato di stato, ma un istante di lucidità: la percezione che eravamo da sempre destinati l'uno all'altra e che ogni istinto contrario, era soltanto la negazione di una semplice verità: ero e sarei sempre stato innamorato di Peyton Sawyer.