Scritta da: Claudia Di Lembo
Pubblicata prima del 01/06/2004
Gli attori non sono gente onesta: sono capaci di inventarsi sentimenti che non hanno.
dal film "Apri gli occhi" di Alejandro Amenabar
Gli attori non sono gente onesta: sono capaci di inventarsi sentimenti che non hanno.
Io non posso permettervi di incendiarmi, ma non posso neanche resitervi, nessun uomo non si brucia se sta nel fuoco.
È una lezione dura per un mondo duro... imparala bene: l'infamia ha molte maschere... nessuna più pericolosa della maschera della virtù...
Da allora per molte volte ho invocato il suo nome, ma non c'è mai stata risposta, soltanto la processione senza fine degli anni, dei mesi, degli anni. Il mio maestro mi ha lasciato solo ad imparare la lezione più dolente: che alla fine siamo soli, e non c'è nient'altro, solo la fredda, buia e desolata eternità.
Perché alle brave persone accadono cose brutte? Eravamo una famiglia normale come le altre, non volevamo questo, non lo meritavamo...
Era da molto tempo che non correvo così. Nei primi minuti è stato divertente ma adesso... diciamo che adesso li sento tutti i miei 85 anni. Credo che dovrò darci un taglio con gli hotdog e le ciambelle!
Cinque anni fa c'è stata una fuga di laboratorio, un virus ha ucciso tutti, se siete vivi c'è speranza... io mi chiamo Alice...
Ho una malattia che mi divora dall'interno e sono stanco, stanco di chi non riesce ad apprezzare il dono della vita, di chi non rispetta le sofferenze degli altri! Stanco di tutto!
Cosa mi spaventa? Direi i fantasmi. Comunque, ne esistono diversi in grado di spaventarmi. Quelli che giocano tiri mancini alla gente senza farsi vedere. Quelli che rapiscono i bambini. Quelli che divorano i sogni altrui. Quelli che succhiano il sangue. E poi... Quelli che ingannano sempre le persone. Quel tipo di fantasma mi fa più paura di tutti. Quelli che si comportano da umani senza aver mai provato un'emozione. Quelli che mangiano anche se non hanno mai avuto fame. Quelli che studiano anche se non hanno nessun tipo di interesse. Quelli che difendono l'amicizia anche se non hanno nessuno. Anch'io non potrei far nulla davanti un fantasma del genere. Probabilmente perché è proprio come me.
Carissimo Igor, volevo aspettarti, ma mi sono sentito di troppo. Inoltre penso che tu ne abbia abbastanza del mio lavoro; forse ne hai abbastanza anche di me. Il nostro tempo insieme è finito, le nostre conquiste appartengono al passato e probabilmente nessuno conoscerà mai le nostre scoperte, ma penserò sempre a te con affetto, e sempre come ad un amico. In quanto a me ho qualche idea su dove abbiamo sbagliato, ed un giorno potrei chiamarti di nuovo... tieniti pronto; per ora, la tua vita è nelle tue mani e ti auguro di avere fortuna. Sei e rimarrai la mia migliore creazione.
Tuo amico
Victor Frankenstein.