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La morte è certa: la vita no.
dal film "Training day" di Antoine Fuqua
La morte è certa: la vita no.
- Ne vedo tre...
- Colpisci quello di mezzo!
Non so cosa dirvi davvero.
Tre minuti alla nostra più difficile sfida professionale.
Tutto si decide oggi.
Ora noi, o risorgiamo come squadra, o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, sino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso, signori miei. Credetemi.
E... possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi oppure aprirci la strada lottando verso la luce.
Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta.
Io però non posso farlo per voi, sono troppo vecchio.
Mi guardo intorno vedo i vostri giovani volti e penso... certo che... ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare. Sì perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi dà anche fastidio la faccia che vedo nello specchio.
Sapete col tempo, con l'età tante cose ci vengono tolte ma questo fa... fa parte della vita.
Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri. E così è il football.
Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine d'errore è ridottissimo. Capitelo...
Mezzo passo fatto un po' in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate. Mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi, ci sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo.
In questa squadra si combatte per un centimetro. In questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi, per un centimetro. Ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro.
Perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri, il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza tra vivere e morire.
E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro.
E io so che se potrò avere un'esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì. In questo consiste, e in quei 10 centimetri davanti alla faccia.
Ma io non posso obbligarvi a lottare! Dovrete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi. Che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui.
Questo è essere una squadra, signori miei!
Perciò... o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente.
È il football ragazzi! È tutto quì.
Allora, che cosa volete fare?
Kathryn: "Ti ha fatto un bel buco nel cuore, eh?"
Sebastian: "Se proprio vuoi saperlo, sì.. É incredibile.. Riesce a farmi ridere.."
[Al White Party]
- Blair: Chuck. Non hai finito di rovinare la mia serata?
- Chuck: Ascolta, non avrei mai dovuto abbandonarti. Ho capito di aver preso la decisione sbagliata. Appena il tuo aereo ha decollato. Ho cercato di distrarmi per tutta l'estate sperando di non sentirlo più, ma è ancora così.
- Blair: E...?
- Chuck: Ero spaventato. Spaventato che se avessimo passato tutta l'estate insieme, solo noi... avresti visto.
- Blair: Visto cosa?
- Chuck: Me. Per favore non andartene con lui.
- Blair: Perché? Dammi una ragione, e "Io sono Chuck Bass" non conta.
- Chuck: Perché non vuoi farlo.
- Blair: Non basta.
- Chuck: Perché non voglio che tu lo faccia.
- Blair: Non basta.
- Chuck: Che altro c'è?
- Blair: La vera ragione per cui dovrei rimanere qui dove mi trovo e non salire in macchina. Tre parole, sette lettere... dille, e sarò tua.
- Chuck: Io... io...
- Blair: Grazie. Era tutto quello che dovevo sentire.
[E così Blair sale in macchina con Marcus]
Gandhi ha detto che qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia... concordo con la prima parte...
Rendo grazie a qualsiasi Dio ci sia per la mia anima invincibile.
Sono il padrone del mio destino, il capitano della mia Anima.
Non è bella, incantevole... allora amala! Amala Pip! Se ti ferisce amala, se ti respinge amala, se ti spezza il cuore amala e più il cuore è adulto e più sarà doloroso, ma amala, amala, amala!
Un dettaglio, anche il più insignificante può cambiarci la vita. In un attimo, quando meno ce lo aspettiamo succede qualcosa che ci porta su un sentiero che non avevamo scelto, e verso un futuro che non avremmo mai immaginato. Dove conduce quel sentiero? È il viaggio della vita. La ricerca di una luce. A volte però, trovare la luce significa dover attraversare la più fitta oscurità. O almeno, per me è stato così.
Chuck: Stai mentendo
Blair: Non è vero
Chuck: I tuoi occhi fanno quella cosa per cui non vanno in sincrono con la bocca
Blair: Non sapevo che i robot diventassero gelosi, ti hanno aggiornato il software mentre ero via?
Chuck: Andiamo... sappiamo entrambi che questo tizio è un ripiego che hai portato per provare a ferirmi come io ho fatto con te
Blair: Tu non mi hai ferita. Beh... devo ammettere che aspettarti in Toscana durante i primi giorni è stato decisamente umiliante. Ma quando ho realizzato che non ti saresti fatto vedere, mi sono ripresa. Fortunatamente mi sono fatta un amico durante il viaggio
Chuck: Ben il noioso? L'ex impiegato di mio padre? Comunque l'ho fatto licenziare solo per causa tua
Blair: Beh. Gli devo tutto, mi ha presentata lui a James. Sai, credo che possa essere quello giusto
Chuck: Dimostralo
Blair: Non devo dimostrare niente. Ma se vuoi conoscere meglio James, lo porterò a cena stasera. Scommetto che ti piacerà tanto quanto piace a me
Chuck: Oh, se con questo, intendi che non mi piacerà affatto, allora hai ragione. Ci vediamo alle 7.