in Frasi di Film » Drammatico
- Ne vedo tre...
- Colpisci quello di mezzo!
dal film "Rocky IV" di Sylvester Stallone
- Ne vedo tre...
- Colpisci quello di mezzo!
- Cosa hai fatto in tutto questo tempo?
- Sono andato a letto presto
Kathryn: "Ti ha fatto un bel buco nel cuore, eh?"
Sebastian: "Se proprio vuoi saperlo, sì.. É incredibile.. Riesce a farmi ridere.."
Quando c'è amore non c'è rimpianto.
[Al White Party]
- Blair: Chuck. Non hai finito di rovinare la mia serata?
- Chuck: Ascolta, non avrei mai dovuto abbandonarti. Ho capito di aver preso la decisione sbagliata. Appena il tuo aereo ha decollato. Ho cercato di distrarmi per tutta l'estate sperando di non sentirlo più, ma è ancora così.
- Blair: E...?
- Chuck: Ero spaventato. Spaventato che se avessimo passato tutta l'estate insieme, solo noi... avresti visto.
- Blair: Visto cosa?
- Chuck: Me. Per favore non andartene con lui.
- Blair: Perché? Dammi una ragione, e "Io sono Chuck Bass" non conta.
- Chuck: Perché non vuoi farlo.
- Blair: Non basta.
- Chuck: Perché non voglio che tu lo faccia.
- Blair: Non basta.
- Chuck: Che altro c'è?
- Blair: La vera ragione per cui dovrei rimanere qui dove mi trovo e non salire in macchina. Tre parole, sette lettere... dille, e sarò tua.
- Chuck: Io... io...
- Blair: Grazie. Era tutto quello che dovevo sentire.
[E così Blair sale in macchina con Marcus]
Chuck: Stai mentendo
Blair: Non è vero
Chuck: I tuoi occhi fanno quella cosa per cui non vanno in sincrono con la bocca
Blair: Non sapevo che i robot diventassero gelosi, ti hanno aggiornato il software mentre ero via?
Chuck: Andiamo... sappiamo entrambi che questo tizio è un ripiego che hai portato per provare a ferirmi come io ho fatto con te
Blair: Tu non mi hai ferita. Beh... devo ammettere che aspettarti in Toscana durante i primi giorni è stato decisamente umiliante. Ma quando ho realizzato che non ti saresti fatto vedere, mi sono ripresa. Fortunatamente mi sono fatta un amico durante il viaggio
Chuck: Ben il noioso? L'ex impiegato di mio padre? Comunque l'ho fatto licenziare solo per causa tua
Blair: Beh. Gli devo tutto, mi ha presentata lui a James. Sai, credo che possa essere quello giusto
Chuck: Dimostralo
Blair: Non devo dimostrare niente. Ma se vuoi conoscere meglio James, lo porterò a cena stasera. Scommetto che ti piacerà tanto quanto piace a me
Chuck: Oh, se con questo, intendi che non mi piacerà affatto, allora hai ragione. Ci vediamo alle 7.
Dire ad una donna che ti piacciono i suoi vestiti non è mentire, ma istinto di sopravvivenza.
Io avevo da lungo tempo deciso di dire assolutamente tutta la verità, senza rime, senza abbellimenti. Ho avuto resoconti di prima mano di tutti gli eventi ai quali non ho assistito personalmente, le condizioni in prigione, l'evacuazione da Dunkerque, tutto quanto. Ma l'effetto di tutta questa sincerità era così disumano che non riuscivo davvero più a immaginare quale ne sarebbe stato lo scopo. Perché in effetti io fui troppo vigliacca per andare a trovare mia sorella nel giugno del 1940, non andai mai a Balham, quindi la scena in cui confesso a loro è immaginaria. L'ho inventata e infatti non sarebbe mai potuta accadere, perché Robbie Turner morì di setticemia a Bray-Dunes il primo giugno del 1940, l'ultimo giorno dell'evacuazione. E io non ebbi mai la possibilità di chiarire le cose con mia sorella Cecilia perché lei rimase uccisa il quindici ottobre del 1940 dalla bomba che distrusse le tubature del gas e dell'acqua sopra la stazione della metropolitana di Balham. Così mia sorella e Robbie non riuscirono mai a passare del tempo insieme, come tanto avevano desiderato e meritato e come da allora io ho, come da allora io ho sempre sentito di aver impedito, ma quale senso di speranza o di soddisfazione avrebbe avuto un lettore da un finale del genere? Così nel libro ho voluto dare a Robbie e a Cecilia quello che avevano perso nella vita; mi piace pensare che non sia stata debolezza o evasione, ma un atto finale di gentilezza. Io ho restituito loro la giusta felicità.
Ho sempre pensato di riuscire soltanto a scappare da tutto e da tutti, ma adesso ho capito che stavo correndo verso di te. Io ti amo, e ti amavo prima di conoscerti.
Avviene qualcosa di magico quando balliamo. Tutto si allinea. Il mondo è in perfetta sincronia e in quel momento ci sentiamo pienamente vivi. Ma per essere ballerini nella vita bisogna attraversare esperienze non tanto magiche: rifiuti, paghe schifose, audizioni infinite, fino a sentire che il tuo mondo è tutto in quella stanza fredda, in quelle luci fluorescenti, in quelle facce indifferenti che incontri giorno dopo giorno.