È strano, passi una vita inseguendo un sogno e poi ti accorgi che la tua isola felice era a un passo da te, che bastava allungare una mano per sentire l'onda che sfiora la riva e il tuo cuore che dice: siamo arrivati! Io sono arrivata finalmente, da qui in poi è un'altra storia.
Sam: Oh, proprio adesso... Austin: Che c'è? Sam: Io devo andare... Austin: C'è il coprifuoco a casa tua? Sam: Qualcosa del genere. Scusami e... grazie, è stata una splendida serata. Austin: Aspetta! Dove vai? Sam: Sono in ritardo! Austin: Per cosa? Sam: La realtà.
Hai detto che di me non te ne frega niente e io a questo no, non ci voglio pensare... voglio addormentarmi, si, voglio dormire, e svegliarmi fra tre anni, perché so, lo so di certo, che come te non ci sarà nessuno mai. Mai.
- Dr. Frankenstein: Che lavoro schifoso! - Igor: Potrebbe esser peggio. - Dr. Frankenstein: E come? - Igor: Potrebbe piovere! [Inizia a diluviare terribilmente forte]
La sola cosa che ci resta è il ricordo che tu avrai di me... e io ho bisogno che questo ricordo sia intenso e bellissimo. se te ne vai ora il tuo ricordo di me sarà perfetto... tu sei la mia immortalità.
- Cantante: E benvenuti a sti frocioni, belli grossi e capoccioni, e tu che sei un po' frì frì, e dimmi un po' che c'hai da dì! - Commissario Auricchio: Non sono frocione, non mi chiamo frì frì, sono commissario e ti faccio un culo così!
- Eva: A che pensi? - Marco: A quanto sono stato stupido. - Eva: Ma davvero non te n'eri accorto... che ero innamorata di te? - Marco: Non lo so, oddio, qualche dubbio ce l'ho avuto, poi se penso al tuo sorriso sul traghetto effettivamente... Poi però sei sparita! - Eva: Per forza, sei inciampato sulle labbra di Rachele! - Marco: Forse ti stavo cercando talmente tanto che non riuscivo più a capire il punto da cui ero partito. - Eva: Perché cercando? Scusa da quando... Insomma, da quand'è che ti piacevo? - Marco: Dal matrimonio dei nostri genitori, tu ridevi di felicità e avevi le gote rosse, metà di trucco, metà d'imbarazzo, e quando hai visto. Che ti stavo guardando, sei diventata seria in un attimo. Ed io ho sentito come una cosa qua, come se avessi bevuto un bicchiere di aceto, e lì ho capito che volevo stare con te! E tu invece? Quando l'hai capito? - Eva: Boh, non lo so! Non mi ricordo, beh non era importante evidentemente. - Marco: E dai! - Eva: Va bene. Forse al concorso, ti ricordi? - Marco: Certo che mi ricordo! - Eva: Io stavo dietro il vetro della radio e ti ascoltavo da lì e per un attimo ho sperato che la stessi cantando per me. - Marco: Eva, ma io stavo cantando per te! - Eva: Davvero? - Marco: Te lo giuro! [Si baciano]