Post inseriti da Silvia Nelli

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Scritto da: Silvia Nelli
Non ho mai avuto fisime mentali nel dover dire a pieno il mio pensiero. Laddove un uomo è certo di ciò che afferma non deve ritenersi mai in errore. Ogni cosa può esser detta senza timore a chi hai di fronte. Ogni cosa deve esser detta nel giusto modo, del resto il rispetto è una delle cose fondamentali. Però, mi duole dire, che molto spesso quando il tuo pensiero lo fai giungere alle orecchie della persona interessata, molto spesso la risposta che ricevi non è mai degna e colma dello stesso rispetto che hai portato. Lungi da me il voler ferire, ma lasciatemi pensare che laddove esternando un mio pensiero, invece che un confronto, trovo delle offese, me ne vado con la certezza che quella appena pronunciata era una grande verità e non soltanto un mio misero pensiero.
Composto lunedì 11 settembre 2017
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    Scritto da: Silvia Nelli
    Un giorno quando arriverà il mio momento saranno milioni e milioni i pensieri che mi attraverseranno la mente. Penserò che di errori ne ho commessi tanti, ma nel mio piccolo, non ho mai fatto del male a nessuno. Io, dietro i miei difetti quasi invadenti, ho cercato sempre di dare il meglio di me a tutti. Ho usato il cuore, su questo non c'è dubbio e forse anche più di quanto chi ne beneficiava meritasse, ma non importa. Non ho mai rinfacciato niente a nessuno se non a me stesso. È tutto quel tempo sprecato, che nei miei ultimi momenti rimpiangerò, Rimpiangerò di non averne goduto. Tempo inondato da assurdi momenti di vuoto e di spegnimento interiore. Questo tempo immeritato che ho donato e perso invano. Nei miei ultimi momenti rivedrò sicuramente un paio di occhi, Occhi che sicuramente nei ricordi più importanti spiccheranno più di altri. Mi ci specchierò dentro per l'ultima volta e capirò, forse solo in quel momento, che non ci sono stati altri occhi in cui io abbia saputo trovare lo stesso benessere. Mi tornerà in mente un abbraccio, uno solo e probabilmente, proprio quello che non ho mai dato, quello che è rimasto invano nella mia mente solo come un desiderio. Quell'abbraccio desiderato e atteso, ma mai concesso. Mi rivedrò ridere delle mie pazzie e magari anche degli altri. Perché si, anche a me è capitato a volte di ridere di qualcuno. Non credo mi farò colpe di questo, in fondo c'è stato anche chi ha riso di me... Chissà come mi sentirò in quel momento, chissà... Forse in quel momento ciò che penserò sarà tutt'altro, ma di una cosa ne ho certezza: Sono stato, a mio modo, innamorato della vita. Innamorato di essa e di tutto ciò che l'ha attraversata, resa migliore o ardua. L'ho amata e credo che questo sarà il mio primo pensiero. Dire addio a lei... Alla vita.
    Composto sabato 9 settembre 2017
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      Scritto da: Silvia Nelli
      Penso a te molto spesso mamma. Chissà se mi senti, se ascolti questi miei pensieri confusi. Mi domando dove sei, se stai bene e se sei contenta e un po orgogliosa di questo figlio che hai scelto di mettere al mondo, amandolo fino all'ultimo dei tuoi giorni. Mamma, ho una domanda che mi piacerebbe farti se tu fossi ancora vicino a me: "come hai fatto mamma a tenere tutto in piedi, in modo così perfetto e sempre con il sorriso". Ti ho ammirata molto per questo quando sono diventato grande, quando ho avuto la capacità di capire cosa spesso si nascondesse dietro ai tuoi sorrisi. Sei stata brava mamma. Mi hai cresciuto nella totale serenità e io non ti ho ricompensata mai abbastanza per i tuoi sacrifici. Io sono certo che il mio carattere chiuso e duro, rivolto a volte anche verso di te, ti arrecasse dolore. Sono certo che il non sapere cosa accadesse dentro di me ti faceva stare in pensiero, però mai mi hai negato la tua mano, un abbraccio e quel tuo modo di dirmi "ci sono". Avevi un tuo modo di dirmi "sono qui" e lo facevi in modo semplice, la sera, quando stanca più di me, vedendomi in silenzio seduto da qualche parte o sdraiato sul mio letto a fissare il soffitto, sforzandoti di apparire ancora piena di energie, esclamavi: "cioccolato! Serve una buona tazza di cioccolata"! E la cosa più bella che non lo dicevi a me, ma lo urlavi dalla cucina e io sapevo cosa voleva dire per te e tu mamma sapevi, che se nel portarmi quella tazza di cioccolata io ti dicevo "resta" era perché avevo bisogno di parlare. Laddove non accadeva, sapevi e capivi che non era il momento e solo mi dovevi lasciare... non sono stato un figlio perfetto e nemmeno un buon bastone per la tua vecchiaia. La vita mi aveva portato lontano, sia con il lavoro e anche come persona ero ormai lontanissimo... ma il cuore, il mio cuore mamma è sempre stato li con te. Te lo giuro mamma, io quel sapore di cioccolato lo sento ancora sulle labbra.
      Composto venerdì 8 settembre 2017
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        Scritto da: Silvia Nelli
        Non mi serve qualcuno che faccia l'amore con i miei difetti. Non ho bisogno di qualcuno che ami le mie imperfezioni. Non mi interessano queste retoriche da palcoscenico. Voglio qualcuno che ami me semplicemente nel modo più totale e semplice del termine. Con i miei difetti può farci anche la guerra se vuole, può detestarli, non fa differenza. L'importante è che dopo sappia riderci sopra insieme a me. Quello che conta è vedere che dopo ogni discordia, un abbraccio potente possa invadere il sentiero di guerra dichiarando la pace. Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a migliorare i miei difetti e dicendomi che li ama non lo fa. Spesso quelli come me, rigidi, testardi e apparentemente "feroci" hanno bisogno di un opposto che li ami oltre tutto, trovando la giusta strada per addolcirne i modi.
        Composto venerdì 8 settembre 2017
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          Scritto da: Silvia Nelli
          Forse un giorno tornerò ad essere quello che ero. Quel ragazzo pieno di aspettative in parte ancora vive in me. Lo sento ogni tanto riaffiorare dentro. Strano come riesce a nascondersi bene dentro una lacrima che arriva con un'emozione inaspettata. Oppure dentro una canzone che mi faceva sentire vivo e invincibile. Lo sento a volte che a fatica riemerge nei ricordi, quasi a volermi dire che un tempo ero migliore. Sono sempre stato un soggetto strano, solitario e poco rispettoso delle regole e delle cose abitudinarie, ma sono sempre stato uno dal grande cuore, di quelle persone dall'animo grande. Io sento che per quel ragazzo, non è ancora il momento di tornare. Mancano ancora dei pezzi e quei pochi che sono riuscito a sistemare ancora non hanno la stabilità giusta. Quel ragazzo non sopravviverebbe ad un nuovo vento o ad una nuova tempesta. La mia durezza, la mia corazza lo deve ancora proteggere. Un giorno chissà.
          Composto giovedì 7 settembre 2017
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            Scritto da: Silvia Nelli
            Tutti abbiamo un percorso prestabilito o almeno così dicono. Beh... io non ci sto! Il mio percorso lo stabilisco io. Che possa un destino veramente guidare i miei passi? No, non voglio crederci. Troppo facile dirsi che era così che doveva andare. Voglio credere e pensare che sono io a decidere la mia vita e il mio destino. Io voglio assumermi la responsabilità di quello che metto in movimento con i miei passi e raccoglierne frutti, gratifiche ed eventuali castighi.
            Composto giovedì 7 settembre 2017
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              Scritto da: Silvia Nelli
              Non sono la persona giusta per dare consigli sull'amore, credetemi, non ne ho indovinata mezza sull'argomento. Le uniche cose che posso dirvi, in base alla mia esperienza, sono:
              1. Imparate a stare soli. A stare bene da soli. Stare bene con se stessi, vi permette di non affezionarvi a chiunque.
              2. Non accontentatevi mai. Quando sapete ciò che volete, non vi dovete accontentare mai.
              3. Non credete alle belle parole, quelle volano sovrane ormai sulla bocca di molti, ma fidatevi solo di chi ha il coraggio di non parlare troppo, ma fare qualcosa per dimostrare ciò che dice.
              4. Non abbiate paura di lasciare andare persone che vi rendono infelici, che vi trascurano o che ci sono solo a momenti. Amare, non significa soffrire, soccombere o accontentare e tacere. L'amore deve fare stare bene, non male. Litigare va bene, ma i momenti belli devono essere in maggioranza. Se non è così, prima vi volterete per andarvene e prima riprenderete in mano la vostra vita.
              5. (La più importante) amatevi cazzo! Perché amare non è perdere se stessi, dimenticarsi di se stessi. Non è rinunciare alle proprie necessità, ai propri spazi e a se stessi! Vogliatevi bene!
              Composto mercoledì 6 settembre 2017
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                Scritto da: Silvia Nelli
                Molto spesso le persone molto dure all'apparenza hanno un cuore più grande di altre. Hanno imparato a proteggerlo e a tenerlo ben nascosto dietro le corazze. Il mio è un cuore buono, ha un suo mondo dentro e un suo modo speciale di donarsi. Forse non si dona subito, ma il fatto che si protegga dietro le corazze che la vita gli ha regalato non significa che non sia capace di battere. È stato un cuore spesso sciocco. Uno di quei cuori che ci crede fino in fondo. Lui non si è risparmiato mai e spesso l'unica cosa che ha guadagnato è stato rimetterci. Ancora oggi, malgrado l'esperienza, tuttavia sbaglia. Sbaglia a valutare, si lega a persone sbagliate. Purtroppo, essendo uno di quei cuori che pronuncia solo "ti voglio bene" sinceri, fa di lui un cuore destinato a soffrire ancora. Penso che dietro la mia durezza, tra le paure, le lacrime e le ferite io del mio cuore ne vado fiera. Non conta cosa il mondo crede ci sia in lui, conta ciò lui prova veramente... quella è la mia certezza.
                Composto mercoledì 6 settembre 2017
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