Esperienze


Scritto da: Raffaella Frese
in Diario (Esperienze)
Non importa se lungo il cammino le mie scarpe si consumeranno per la salita! Non importa se impervio sarà il mio attraversare l'esistenza, io continuerò! Guarderò oltre l'orizzonte, sorvolerò le mie paure, supererò le mie indecisioni. Volerò attraverso ogni tempesta della vita, senza scalfirmi! Poiché so che è solo la tempesta che si annida in me potrà sconfiggermi. Quindi abbatterò ogni barriera e configgerò anche la tempesta che turbolenta abita in me. Non importa se soffrirò, sarà proprio da lì che continuerò il mio andare verso quel raggio di sole, perché so che l'unico maestro per apprezzare fin in fondo la vita è proprio il dolore. Da esso potrò attingere l'insegnamento che mi porterà a comprendere fin in fondo il disegno di questa mia esistenza.
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    Scritto da: Carla Compierchio
    in Diario (Esperienze)
    Lo so sono caotica, ma cerco di vivere al meglio questo caos, che poi è fatto di emozioni, di sorrisi che illuminano il mio viso; di sogni e speranze che colorano i miei occhi: di paura e coraggio insieme; di voglia di coperte che sappiano di carezze sincere e cuore che a volte si arresta per poi riprendere la corsa, è questa la mia vita!
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      Scritto da: Raffaella Frese
      in Diario (Esperienze)
      È facile non ammettere di essere egoista. Chi in fondo non lo è un po'? Chi non tiene stretto ciò che gli è caro? Chi non ama definirsi sole per oscurare l'ombra. Ammettiamolo è la vita che ci rende tali. È la vita che con lucida follia, riesce ad immobilizzare la razionalità delle nostre scelte coerenti. Ma non mortifichiamoci per questo, ma cerchiamo di trarre da ciò l'insegnamento di una sensibilità che va oltre le nostre vedute e il nostro vissuto, per non dare agli altri mortificazione ed odio, per non dare a noi stessi la convinzione che sono gli atri a sbagliare sempre... mentre noi in collisione con il tempo abbiamo sempre e comunque la ragione tra le mani.
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        Scritto da: Silvia Nelli
        in Diario (Esperienze)
        Prendilo quel treno ogni tanto. Prendi tutto il coraggio che hai e saltaci sopra. Si parla di treni che passano una volta sola, ed esistono. Però il principale treno che passa veramente una sola volta è quello che si chiama "vita"! Invece di aspettare il treno giusto nelle mille stazioni sbagliate, ogni tanto prova a considerare "un treno giusto" proprio quel treno che ti porterebbe lontano da dove sei adesso, lontano dai mille treni giusti attesi e mai arrivati. Lontano dalle mille occasioni perse, dalle tante persone che hanno promesso e non mantenuto. Lontano da chi ti ha fatto male, da chi ancora ti fa soffrire, aspettare e sperare. Smetti di aspettare, smetti di sperare e prova a cercare qualche certezza. Prendilo quel treno che ti porta lontano da tutto ciò che non ha funzionato, prendilo e vai. Una nuova strada, una nuova pagina e se necessario un nuovo capitolo, forse quello giusto!
        Composto mercoledì 25 novembre 2015
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Esperienze)
          Ho imparato a non ascoltare quella parte di mondo che non mi appartiene. Ho imparato a fregarmene, passando oltre a quelle parole pronunciate per puro divertimento. Ho imparato a calpestare la cattiveria che si abbatte sulla mia strada e a proseguire. Ho imparato a diventare "cieca" di fronte allo stupido, "sorda" di fronte all'ignorante e soprattutto "muta" di fronte a chi ha bisogno di qualcuno che gli insegni che a volte "restare in silenzio" è un atto di estrema maturità, intelligenza e superiorità. La vita insegna. Io, vivendola, ho imparato!
          Composto mercoledì 25 novembre 2015
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            Scritto da: Silvia Nelli
            in Diario (Esperienze)
            Ci sono milioni di modi di dire addio. Ma il più duro non è quello che avviene in un faccia a faccia tra due cuori. Non è quello che subisci e te ne vai in silenzio tra le lacrime. L'addio peggiore è quello che arriva dentro di te, quando giunge il momento in cui ti rendi conto che stai per tagliare quel filo che ancora ti lega a quel qualcuno. La sensazione di malinconia che ti avvolge, nel preciso istante in cui senti che sei pronto, che ci siamo, che il momento giusto è arrivato è qualcosa di assurdo. Una malinconia che in quel brevissimo istante in cui quel filo si spezza ti fa ripercorrere attimi, parole, frasi e momenti da cui fino a ieri non volevi separarti. Ora ti guardi, ti ascolti e quasi stupita con un sorriso lieve che ti illumina il volto tagli finalmente l'ultimo filo riappropriandoti della tua più completa libertà. Consapevole che quel qualcuno farà in un modo o nell'altro parte di te per sempre, ma non sarà più quel "vincolo" che separava te dalla tua libertà!
            Composto domenica 22 novembre 2015
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              Scritto da: Silvia Nelli
              in Diario (Esperienze)
              Quando sei piccolo e cresci in una famiglia dove non puoi permetterti tutto. A quel poco che arriva, se anche desideravi di più, ti sarai sentito rispondere mille volte: "accontentati"! Un termine che insegna che nella vita non si può avere tutto, che si deve cercare di essere felici con quel poco che si ha. Poi cresci, ed ecco che quel termine cambia completamente forma e significato. Accontentarsi è perdere, è non rischiare, è vivere adagiati in situazioni che non ci appartengono. È tenere determinate persone perché non puoi avere di meglio o perché non vuoi stare solo. Accontentarsi da piccoli insegna i valori, da grandi spesso accontentarsi di chiunque li fa perdere.
              Composto venerdì 20 novembre 2015
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                Scritto da: Lina Viglione
                in Diario (Esperienze)
                Sono una scalatrice imperfetta: mi fermo in luoghi sereni per paura di proseguire la salita. L'oro della vita è la mia interiorità, più profonda e inafferrabile, difficile da esplorare e da sottrarre al mio "io" più profondo perché mi permette di vivere. Una strada in salita è faticosa, molte volte porta nei cieli e anche in paradiso, e io sono quella che preferisce la serenità ad un panorama dell'eternità. Voglio gioire in tutto ciò che contemplo con solo il telecomando del cuore. In fondo la vita non è altro che una musica meravigliosa, dove io cerco di metterci solo le parole. Sorridiamo a questo nuovo giorno, mal che vada avremo contagiato noi stessi o chi incontriamo con un briciolo di positività. Sorridiamo sempre, il nostro sorriso è come il sole di primavera, scioglie il ghiaccio dell'inverno e fa sbocciare un sentimento di grande gioia. Ricordiamoci che nulla di impossibile ci è dato... siamo fatti per crescere ed evolvere.
                Ogni giorno al mio risveglio penso: oggi sono fortunata perché mi sono svegliata. Sono viva ho il dono prezioso della vita. Non lo sprecherò. Userò tutte le mie energie per migliorare me stessa, per aprire il mio cuore agli altri, lavorerò per il loro beneficio. Avrò solo pensieri gentili verso gli altri non mi arrabbierò e non penserò male di nessuno. Aiuterò gli altri il più possibile, mettendo la mia vita al loro servizio.
                Composto sabato 1 gennaio 2005
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                  Scritto da: Fede17
                  in Diario (Esperienze)
                  In questi difficili ultimi giorni veniamo sempre di più emarginati dalla società fredda in cui sventuratamente viviamo, e siamo costretti a convivere con persone i cui modi di pensare sono malvagi e perversi. Il mondo è diviso in due categorie di persone: la prima, che comprende purtroppo quasi tutte le persone della Terra, sono gli squali, quelle maledette persone malvagie, con il cuore corrotto, che non ci pensano due volte nel mettere i propri desideri egoistici al di sopra di quelli per il bene comune. E poi c'è la minoranza, quelle poche persone sincere che hanno ancora un cuore, dei sentimenti, dei valori. E vi sembrerà assurdo, ma sono proprio queste persone, questi "esseri umani", che vengono isolati dalla società poiché considerati "diversi". Le persone sono ormai diventate il male stesso che anni fa cercavano di combattere. Ed è tra quegli "esseri umani" che ci sei anche tu... quel tuo meraviglioso sorriso che mi incanta e che spero un giorno, quando tutto sarà finito, potrò rivedere.
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