non vi sono colpe in questo, c'è chi alimenta anche lo spirito oltre alla ragione, chi non si nutre unicamente di risorse materiali ma riesce a dar valore anche a quelle  non quantificabili

il fulcro della questione non è inerente alla forma in cui viene espressa l'educazione bensì al contenuto a cui tale forma mira e che spesso è indicizzato all'acquisizione di un bene materiale e morale.
Al contrario di quanto sopra quando si riesce ad esprimere una forma di educazione naturale e non finalizzata a scopi si dimostra un grado di civiltà e cultura più elevato e di sicuro meno fittizio

Le colpe in un rapporto sono sempre da attribuire ad entrambe le parti, ma non era questo il nodo della questione. Si sta parlando che l'educazione di una persona sta nella sensibilità e cultura che riesce a dimostrare e non dalla forma.. Spostare il fulcro altrove è come andare fuori tema.
Incappare in persone che professano tale verità e si comportano in altro modo significa solo che non conoscono a fondo il vero significato di ciò in cui credono fermamente.

Dimostrarsi gretti e cafoni vuol dire anche essere ignoranti e non solo genuini, non valutare le componenti spirituali di cui l’animo si nutre e considerare unicamente quelle materiali. I limiti non sono posti dalla coscienza bensì dalla razione. L’educazione intesa come senso di forma poco concilia con l’espressione di una coscienza naturalmente disinteressata a forme di guadagno

Attenzione però, l'educazione spesso e specie se ha il sapore di affettazione non si accompagna alla bontà d'animo. Mi fido molto più di chi è  rozzo e cafone, ma proprio per questo,certo franco e senza malevolenza.