Giuseppe, io sononmolto più pratica (o terra-terra, se preferisci).
Il mondo è quello che è, oggettivamente.
A noi sta la scelta: vederlo com'è o indossare uno strano paio di occhiali che distrorce ogni cosa (e poi accusare gli altri di essere ciechi!).

La visione dell'universo è individuale, e dipende da ciò che ciascuno di noi è.
Ma l'universo razionale non è l'unico universo collettivo possibile. Esiste un universo collettivo molto più ampio, molto più PRECISO, attingibile non dalla ragione ma dalla comune esperienza. In quell'Universo alcuni vivono insieme, senza conoscersi se non come scintille di un grande fuoco a tutti comune.

Ciao Paul. Hai espresso con chiarezza ciò che penso io stessa: facile vedere la soggettività del pensiero altrui, difficile accorgersi di quea nostra. In pratica sulla nostra visione delle cose soffriamo di presbiopia: più invecchiamo e meno vediamo.... ;-)

Ciao Brunason, hai ragione è molto ovvia quando è applicata al pensiero altrui, ma considerarla sul nostro pensiero diviene complicato.
Un caro saluto poliglotta!

Marisa: un gioco di parole intrigante! La mente mente...
Ma qui credo che a mistificare sia spesso il cuore...
Ciao!