Abbiamo voglia di normalità, di respirare l'aria di tutti i giorni, alzarci la mattina senza la paura di che sarà di noi, con la convinzione della vittoria sul nemico letale. Sarà questa la nostra normalità.
Fioccano le polemiche e anche in questo caso, l'erba del vicino è più verde. Negli altri paesi stanno agendo meglio e in Italia la gente a casa è stufa e l'economia agonizza. Le lamentele superano il fascino di iorestoacasa, ma siamo vivi e in salute. Dovrebbe bastare a calmare le polemiche.
L'atroce convinzione di molte persone è farla franca, qualsiasi azione siano capaci di commettere.
Capita che chi non ha le idee chiare su cosa deve fare abbia la pretesa di dirti cosa devi fare.
Le notizie di ogni giorno non ci devono scoraggiare. Certo, è difficile essere ottimisti, quando sappiamo tutto quello che succede in ogni angolo del mondo, ma se è vero che un uomo solo nulla può, è anche vero che le buone azioni di tutti gli uomini soli del mondo possono riscrivere la storia.
Certi uomini preferiscono le donne miti a quelle intraprendenti, ma alla fine scelgono queste ultime.
Ricordarci di quello che abbiamo, anziché pensare a quello che ci manca, dovrebbe essere la massima della nostra vita.
Le emozioni condizionano i nostri comportamenti. Gioie e dolori hanno sempre guidato le azioni e reazioni dell'uomo, infiammandolo, spegnendolo, incattivendolo o rendendolo del tutto indifferente.
Rabbia e sconforto sono due stati d'animo da non ascoltare, quando si tratta di prendere una decisione.
I cattivi pensieri causano cattive azioni e cattivi risultati. È un circolo vizioso da cui dovremmo scappare.