Frasi inserite da MaryRosa Amico

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Sono inciampata e caduta tante volte. Ma ogni volta che pian piano mi rialzavo, avevo la certezza di essere più forte e con la voglia di ricominciare laddove la vita mi fece lo sgambetto. Ancora oggi, ripenso a quanta strada ho percorso e quanta ancora ne ho da percorrere non priva di rischi. Va bene così, ho scelto che qualunque cosa la vita mi avesse posto o riservato, io la testa, l'avrei tenuta sempre ben alta senza curarmi di ciò che i mie piedi avessero calpestato e così facendo, non ho evitato di inciampare e cadere ma è sempre meglio che, camminare a testa china e non godere della vista del cielo, del sole, della luna delle stelle e di tutta la bellezza che la vita ci offre pur cadendo.

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Non mi sono mai piaciute e non mi piaceranno mai quelle persone che vogliono apparire perfette e non lo sono. La perfezione non esiste in nessuna cosa. Siamo esseri imperfetti, ognuno di noi ha i suoi difetti: c'è chi ne fa un problema e chi ne fa il suo punto di forza. Siamo unici, originali e veri perché siamo noi e questo nessuno può cambiarlo. Impariamo ad accettarci ed amarci così come siamo, imperfetti.

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Una donna non è bella perché indossa abiti firmati. Una donna è bella perché indossa la sua pelle.

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Non abbandonare mai chi ti ha cresciuto con amore. E se un giorno non dovesse riconoscerti, prendi la sua mano e stringila alla tua.

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Non lasciatela, ma stringetela ben stretta la mano di chi vi ha cresciuto con amore. Un giorno, quella mano, lascerà per sempre la vostra e vi mancherà così tanto da cercarla in chiunque incontriate, ma non sarà la stessa cosa.

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Ci sono varie forme di cattiverie, ma la più subdola, la più crudele l'ho subita da chi mi urlava ti voglio bene.

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E di quel che ero cosa resta? I fiori sulla sabbia le scarpe appoggiate vicino e un pensiero costante, la morte che venne a tormentarmi più volte, cocciuta, spregevole mi colse impreparata e senza che io volessi si prese i miei ricordi, i miei sorrisi, la vita che mi fù donata con amore gettandomi come cosa di poco conto, di non valore. Adesso è lì che giaccio, tra fiori appassiti e scarpette rosse che ho indossato all'ultimo incontro con la morte.

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Mia nonna mi diceva sempre: Non dare ascolto a chi parla male degli altri, perché quando verrà il tuo turno, e toccherà a te, non ti sarà risparmiato nulla. Ti vomiteranno addosso il mondo.

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Anche se glielo avessi chiesto, il mio cuore nulla ha mai dimenticato, testardo com'è ha riposto tutto nei cassetti dei ricordi.

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Sono nato, allevato ed educato da una donna, mi madre. Ed è lei che mi ha insegnato a rispettare la donna è lasciarla libera da ogni sua decisione, qualsiasi essa sia. A lei, mia madre, devo ciò che sono oggi. Un uomo.