Scritta da: MaryRosa Amico
Quanta fragilità c'è nella gente, quando indossa le proprie paure, con dignità.
Composta lunedì 6 aprile 2020
Quanta fragilità c'è nella gente, quando indossa le proprie paure, con dignità.
Il mio unico desiderio, quando torneremo è che tutti abbiano apprezzato ogni battito, ogni respiro di questa nostra vita. Fummo stati creati dal Dio padre nostro, che adesso pregate e invocate, ma che avete offeso, imprecato il suo nome, più e più volte. Torniamo alle origini. Torniamo umani.
È solo un brutto periodo. Passerà anche questo. Non scoraggiamoci mai. La speranza è un fiore e ogni giorno, dobbiamo vederlo fiorire.
Ci sono angeli che non hanno ali, ma camici.
Ci sono persone che ti entrano dentro, nel cuore. Ed altre che, silenziosamente, entrano e fanno l'amore con l'anima.
Per quanto ci sia la volontà di evitare un'epidemia, ci siamo giocati un mondo a forza di stare connessi fuori e sconnessi dentro. Adesso è tempo di imparare a stare con noi.
Non è solo un atto di obbedienza. È riconoscenza, solidarietà. Quando si fa squadra, si lotta insieme. Non esiste religione, cultura, o provenienza. Tutti siamo coesi, a pensare, agire all'unisono.
La vita ci costringe a stare distanti, ma noi da lontano teniamoci per mano.
Mi unisco nella speranza che la vita non si spenga... e che si svegli presto da questo incubo che la tiene in ostaggio.
Ciao spensieratezza, vienici a trovare, prendici per mano e portaci a passeggiare.