Per certi versi oggi fare l'artista è una disgrazia, e non paga in tutto ciò che esso spende. L'artista è il protagonista che ragiona e che sbaglia più di ciò che sceglie poiché sperimenta. Il nuovo spaventa e non è rassicurante come l'economia che oggi predilige il mercato.
Più oggi valorizziamo il modo di operare di un uomo, e più viene in gergo disprezzato o cancellato domamani. Lo stesso vale anche per tutto ciò che oggi generalmente disprezziamo; poiché il disprezzo è legato a ciò che più vale.
Per essere forte l'uomo necessita di solitudine, senza contaminazione d'azione. L'uomo utilizza (pur senza isolarsi) le proprie e improprie forze di cui dispone e capta. La forza; anche se apparentemente sembra innocua, si moltiplica dalla propria volontà.
L'angelo di cui ti ispiri, è sempre l'angelo di cui trovi nel bisogno di necessità. La necessità si trova nel bisogno, e non è un sogno!
Se ora vogliamo parlare d'amore; allora facciamolo senza desiderare! Anche se vi posso assicurare che l'amore non esisterebbe senza desiderio. L'amore è come Dio: esiste soltanto se si desidera.
In contemporanea non possiamo amare due donne allo stesso modo; poiché verrebbe meno il desiderio e lo sforzo psicofisico finirebbe al collasso. Per questo l'uomo al posto di amare dovrebbe astenersi al possesso del desiderio. L'uomo desidera amare soltanto quanto è assente di presenza.
Una fanciulla ci deve rassomigliare e umiliare molto per piacerci.
Una donna è pubblicamente tua quanto pubblicamente ti rassomiglia.
Possiamo innamorarci soltanto di una piccola e vera presenza innocente e incondizionata. L'amore immenso imprigiona il desiderio e il possesso d'avere senza ricevere consenso.
L'omunus approfitta della preda donna e caccia come l'uomo preistorico per saziare e nutrirsi della carne.