Scritta da: Andrea Manfrè
Una volta di più mi fu insegnato che la logica uccide la vita. E non contiene nulla in se stessa.
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Una volta di più mi fu insegnato che la logica uccide la vita. E non contiene nulla in se stessa.
Non ti fidare troppo d'un lume incerto di lucerna: la notte e il vino nuociono al giudizio della vera bellezza. Sfuma nella notte ogni difetto. Chiedi alla luce se una gemma è pura, al giorno chiedi se una donna vale.
Credo per comprendere e comprendo per credere.
Nulla si impara a conoscere, se non ciò che si ama.
Ogni dolore è facile a disprezzare; quello che comporta sofferenza intensa dura poco tempo, e quello che perdura molto tempo nella carne comporta sofferenza temperata.
L'angoscia rivela alla coscienza la nostra libertà e testimonia la costante modificabilità del progetto iniziale. Nell'angoscia non ci limitiamo a renderci conto del fatto che i possibili da noi progettati sono costantemente rosi dalla nostra libertà in attuazione, ma comprendiamo inoltre la scelta, ossia noi stessi, come ingiustificabili; il che vuol dire che ci rendiamo conto che la scelta non trae origine da alcuna realtà anteriore, ed è anzi, tale da dover fungere da fondamento dell'insieme dei significati che costituiscono la realtà. In tal modo siamo costantemente impegnati nella scelta di noi stessi e costantemente consapevoli di poter bruscamente rovesciare la scelta ed invertire la rotta. Siamo pertanto sotto la costante minaccia della nullificazione della nostra scelta attuale, sotto la costante minaccia di divenire altri da ciò che siamo. Proprio per il fatto di essere assoluta, la nostra scelta è fragile.
Non ci sono bambini "innocenti".
È la corrente che ti trascina, è la vita; non si può giudicare, né capire, non c'è che lasciarsi andare.
Voglio ciò che voglio.
Chiunque occupi un territorio impone anche il suo sistema sociale.