Scritta da: Marco Giannetti
in Frasi & Aforismi (Società)
Tutto ciò che appartiene alla storia non l'abbiamo compiuto noi.
Composta domenica 25 ottobre 2009
Tutto ciò che appartiene alla storia non l'abbiamo compiuto noi.
Sono due miliardi le persone che soffrono la fame. Il numero potrebbe decrescere ma, come al solito, l'interesse dei ricchi (potenti) prevale sul destino di molti (fragili).
Un disastro annunciato e non ascoltato rappresenta uno tra i crimini più efferati e meschini che un'istituzione possa compiere nei confronti del suo popolo. La vergogna e l'assenza di moralità e scrupolo a scapito del profitto personale e del potere completano il profilo del perfetto omicida.
Se il porco è uno solo si grida allo scandalo, se sono dieci non si dice più nulla, se sono venti si dubita di se stessi, se sono ancora di più si grugnisce beatamente nel coro.
La storia insegna, ma non ha scolari.
Se qualche riccone si è comprato lo stato
non mi sono scandalizzato, già lo davo per scontato
quindi non chiedete se credo alla nazione
mentre pago il pizzo senza avere protezione.
Chi lavora crea ricchezza, chi fa politica realizza sprechi.
Noi lavoratori continuiamo a essere il parente povero della democrazia.
Spesso le leggi sono come le ragnatele: gli insetti piccoli restano catturati; quelli grandi le rompono.
Per quale ragione pensare male a priori di un poliziotto è un atto gravissimo, e si va in contro a denunce e querele, mentre invece pensare male a priori di un intero gruppo di persone come stranieri o rom è normalissimo e non procura querele?