Scritta da: Lucia Quarta
Quella luce quando si accende... diventa arte.
Composta mercoledì 18 gennaio 2017
Quella luce quando si accende... diventa arte.
Gente che legge le Sacre Scritture, che suona o canta la Messa domenicale, sembra essere così amabile, dolce, affabile e dentro nasconde solo tanta aridità. Dio si onora nell'offrire la dovuta considerazione al fratello, non nel baciare diecimila statue in una qualsiasi Chiesa o nel mostrarsi in costante esibizionismo, per poi non offrire al prossimo nemmeno uno sguardo, in totale presunzione personale (personalissima).
Preferisco rapportarmi ad un ateo dichiarato, ma educato, più che incontrare sul mio cammino un "fedele cristiano" che, nella sua presunzione, non genera nel prossimo alcuna emozione. Il vangelo è vita, non è vana ed insulsa lettura!
Amo profondamente Dio, ma temo le persone "di chiesa"! Soprattutto gli esibizionisti!
Non saprei quantificare il bene che nutro per la Madonna. Di certo le ho rivelato tutti quanti i miei segreti.
Nella vetta della grande montagna riecheggiano gli inni celesti nel roboante silenzio di Dio.
Il buon cristiano non sarà mai un vecchio decrepito, ma sarà sempre una persona originale, autentica, genuina e piena di meraviglia.
L'indifferenza non ti fa vedere la bellezza di Dio, ma diventa oltraggio all'amore di Dio.
L'unico particolare degno di nota è insito nella consapevolezza di essere infinitamente importanti per Dio. Questo conta davvero. Per ciò che riguarda il "niente", nessuno di noi mai deve considerarsi tale. Tu esisti, ci sei, sei fusione di corpo e anima, sei parte del mondo ed in esso ti rispecchi: nei suoi dolori, nelle sue passioni, nel suo esser gioioso ed inquieto, nel suo calore, nel suo amore, nel suo candore. Siamo cellule dello stesso "organismo". Se una sola cellula dovesse impazzire... tutte le altre andrebbero a marcire.
A Dio offriamo i nostri fallimenti. Forse sarà il modo migliore per riconoscere la nostra pochezza.