La nonna di una mia  carissima amica e' morta ridendo, perche'in un momento di lucidita'si chiedeva se avrebbe visto il paradiso spiegando che lei, dei suoi peccati aveva chiesto perdono, aggiundo: " Silvana (la mia amica), pensa cara, se non c'e' niente..che fragatura...ma per le suore e' peggio!"  ..e giu' a ridere! Come fatterello sara' anche un  po' scemo, pero' tra noi amiche  questa e' una frase mitica, perche' quando ci succede qualche cosa ci diciamo: "pensa alle suore"! (Spero che tra frequentatori di questo social non ci siano suore...)

Quando arriverà il mio turno,la sola cosa che mi importerà,sarà quella di poter trasmettere serenità e tranquillità ai miei cari.Spero di poter essere indifferente all'ambiente che mi circonderà...di questo preferisco occuparmi ora.

Vedere la gente intorno a me piangere, mi rattristerebbe, ma mi farebbe anche incavolare vederli ridere perché me ne vado; potrei magari stringere delle mani e aggiungere "arrivederci" e poi vederli fare i peggio scongiuri...ed essere io a ridere.
A "questa cosa del commiato", confesso, non ho mai pensato...e poi mi chiedo se anche in quel momento sia giusto che io  mi debba preoccupare degli altri e non di me...:-)

Non fa per me!
Quando me ne andrò, o quelli intorno a me sorrideranno o preferisco farlo solo...
Poi una vita grottesca non può che avere un termine surreale, stile Patton!