Scritta da: dangerousstar
S'accorgeva che tante cose non gli importavano più, che senza Viola la vita non gli prendeva più sapore, che il suo pensiero correva sempre a lei. Più cercava, fuori dal turbine della presenza di Viola, di ripadroneggiare le passioni e i piaceri in una saggia economia dell'animo, più sentiva il vuoto da lei lasciato o la febbre d'attenderla.
dal libro "Il barone rampante" di Italo Calvino
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    Scritta da: dangerousstar
    L'amore riprendeva con una furia pari a quella del litigio. Era difatti la stessa cosa, ma Cosimo non ne capiva niente.

    - Perché mi fai soffrire?
    - Perché ti amo.
    Ora era lui ad arrabbiarsi: - No, non mi ami! Chi ama vuole la felicità, non il dolore.
    - Chi ama vuole solo l'amore, anche a costo del dolore.
    - Mi fai soffrire apposta, allora.
    - Sì, per vedere se mi ami.

    La filosofia del barone si rifiutava d'andar oltre.

    - Il dolore è uno stato negativo dell'anima.
    - l'amore è tutto.
    - Il dolore va sempre combattuto.
    - l'amore non si rifiuta a nulla.
    - Certe cose non le ammetterò mai.
    - Sì che le ammetti, perché mi ami e soffri.
    dal libro "Il barone rampante" di Italo Calvino
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      Scritta da: dangerousstar
      - Tu sai che potresti comandare alla nobiltà vassalla col titolo di duca?
      - So che quando ho più idee degli altri, do agli altri queste idee, se le accettano; questo è comandare.
      (...)
      - Ricordi d'essere Barone di Rondò?
      - Sì, signor padre, ricordo il mio nome.
      - Vorrai essere degno del nome e del titolo che porti?
      - Cercherò d'esser più degno che posso del nome d'uomo, e lo sarò così d'ogni suo attributo.
      dal libro "Il barone rampante" di Italo Calvino
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