Giornata della memoria

Ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell'Olocausto.


Scritta da: Rubyna
in Frasi & Aforismi (Giornata della memoria)
Mentre, liberatomi infine dalla mia lercia divisa e indossati panni civili, puliti, senza alcun contrassegno infamante, mi allontanavo da Bergen Belsen su un camion della Croce Rossa, capii che altrove, in una dimensione a me preclusa, si era giocata una partita a scacchi la cui posta e le cui perdite erano incalcolabili. Mi stupii che tutt'attorno la natura fosse rimasta indifferente, e che ci fosse ancora un maggio come quelli della mia infanzia. Per la prima volta il sole non era più offuscato dal fumo dei forni crematori e, tra le basse dune di sabbia, la brezza riavviava i radi cespugli di erica della landa di Luneburg.
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    Scritta da: Rubyna
    in Frasi & Aforismi (Giornata della memoria)
    Noi sopravvissuti alla shoah siamo inchiodati: vorremmo liberarci dal peso insopportabile di ciò che è stato e invece siamo costretti a riviverlo ogni volta. Delegati a testimoniare da chi avrebbe avuto il dovere di evitarcelo: quest'Europa che cancella i suoi sensi di colpa per lo sterminio degli ebrei non parlandone, e scaricando su noi vittime la responsabilità e il dolore della memoria. Una vera follia.
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      Scritta da: Rubyna
      in Frasi & Aforismi (Giornata della memoria)
      Su un acceso rosso tramonto,
      sotto gl'ippocastani fioriti,
      sul piazzale giallo di sabbia,
      ieri i giorni sono tutti uguali,
      belli come gli alberi fioriti.
      È il mondo che sorride
      e io vorrei volare. Ma dove?
      Un filo spinato impedisce
      che qui dentro sboccino fiori.
      Non posso volare.
      Non voglio morire.
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        Scritta da: Rubyna
        in Frasi & Aforismi (Giornata della memoria)
        Difficile da riconoscere, ma era qui. Qui bruciavano la gente. Molta gente è stata bruciata qui. Si, questo è il luogo. Nessuno ripartiva mai di qui. I camion a gas arrivavano là. C'erano due immensi forni e dopo, gettavano i corpi in quei forni, e le fiamme salivano fino al cielo. Fino al cielo? Si. Era terribile. Questo non si può raccontare. Nessuno può immaginare quello che è successo qui. Impossibile. E nessuno può capirlo. E anche io, oggi non posso credere di essere qui. No, questo non posso crederlo. Qui era sempre così tranquillo. Sempre. Quando bruciavano ogni giorno 2000 persone, ebrei, era altrettanto tranquillo. Nessuno gridava. Ognuno faceva il proprio lavoro. Era silenzioso. Calmo. Come ora.
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