Aforismi di Violetta Serreli

Conduttrice, nato mercoledì 20 settembre 1978 a Cagliari (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Poesie, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Violetta Serreli
L'uomo si corrompe facilmente da che mondo è mondo. L'uomo si serve delle prostitute da che mondo e mondo. L'uomo infinocchia le masse per il potere, da che mondo è mondo. L'uomo fa i suoi interessi, da che mondo e mondo. Lo fa a partire dal suo piccolo orticello. Lo fa in famiglia. Lo fa fuori dalla famiglia. Lo fa da sempre.
Violetta Serreli
Composta martedì 26 febbraio 2013
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    Scritta da: Violetta Serreli
    Anche io leggo decine di cose che non condivido, dentro di me mi faccio certo un'idea. Ma se a mio figlio dovessi dire, per ogni persona che non condivide le cose in cui credo fermamente: "vedi figlio mio, quello è un coglione. E tutti quelli che dicono così sono coglioni" mio figlio crescerà un gran pezzo di merda.
    Violetta Serreli
    Composta martedì 26 febbraio 2013
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      Scritta da: Violetta Serreli
      Mi fanno paura quelli che si definiscono appassionati di cinema perché sanno a memoria le battute dei loro film preferiti. Chi ama il cinema ama le atmosfere, le sensazioni, le riflessioni che suscita un film. L'emozione di un pianto come di una risata. Mi fa paura chi giudica la mia passione o la mia ignoranza in base a quante battute riesco a citare o a quante date ricordo. Sono proprio una fifona.
      Violetta Serreli
      Composta domenica 3 febbraio 2013
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        Scritta da: Violetta Serreli
        Le persone sono una continua delusione. Non vogliono condividere, vogliono dirti come vivere. Perché non sei normale, se non fai ciò che fanno tutti. I soli spaventano, perché sono liberi. Non hanno bisogno di direttive. Fanno. Quello che vogliono, senza obblighi di convenzione. Sono liberi. Soli, ma non per questo assimilabili alla massa. Soli, ma al momento giusto indispensabili compagni di vita.
        Violetta Serreli
        Composta martedì 29 gennaio 2013
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          Scritta da: Violetta Serreli
          Non se ne ha proprio voglia, a volte, di ricominciare. Tutto si mescola e si sporca. Le sensazioni negative opprimono senza dare via di scampo. Non si crede a nessuno, non si crede a niente. Non si crede neppure alla propria immagine decisa davanti allo specchio. Ci si costruisce un mondo nuovo di pensieri, idee, progetti e possibili fallimenti. Per avere la certezza che nessuno oltrepasserà più il confine delle proprie decisioni. Decidi tu, per te. Ogni passo, ogni gesto, ogni sorriso è accuratamente protetto da una patina di omertà. "Nessuno saprà più come ammazzarmi. Piuttosto mi ammazzo da sola." È così che, muta, cammini guardando avanti. Perdendo le sfumature che prima vedevi, con la coda dell'occhio, e che completavano la tua visione. Ora non vedi oltre il tuo naso. Non vuoi vedere oltre. Perché ogni volta che ti sei concessa la meraviglia di paesaggi più vasti, ti sei persa, senza poter tornare. Ti trascini morta, su gambe stanche, verso una piccola oasi di pace dove l'unica brezza è resa possibile dalla tua ombra. Non ci sarà più l'ombra di nessun altro accanto a te. Due ombre si mescolano, si confondono. Fanno perdere il senso di due individui distinti per farli sembrare uno solo. C'è solo un modo perché sembrino due persone: che non siano accanto.
          Violetta Serreli
          Composta lunedì 14 gennaio 2013
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            Scritta da: Violetta Serreli
            Spesso chi scrive segue l'onda del suo stato d'animo, del suo umore, della chiacchierata appena conclusa, dell'ultimo ricordo
            pubblicata da motiviinviola il giorno Sabato 29 dicembre 2012 alle ore 4.05 ·
            che l'ha fatto sorridere o che l'ha rattristato. Spesso segue la trascinante onda di una risata o la delusione di un sentimento. Ma come unico scopo ha quello di indagare la realtà. La propria realtà e quella, percepita, di chi gli sta a cuore. A volte indaga con una tale crudezza da dare l'impressione di non essere capace di amare neppure sé stesso. A volte quella che sembra crudezza o - in alcuni casi - egoismo, non è altro che un'immensa voglia di vedere un sorriso, o un sogno realizzarsi. Si possono passare anni ad analizzare, scoprendo volta per volta tante sfumature diverse. Dando altro valore a ciò che pensavamo accantonato. Incassando incomprensioni e fraintendimenti dovuti solo alla fretta di chiudere la bocca di qualcun altro. Ogni critica che rivolgiamo a qualcuno, può essere lontana dall'intenzione di offendere; può essere anche un grido di aiuto verso noi stessi per interiorizzare sofferenze e passi falsi. Ho criticato fino allo sfinimento certe mie scelte, diventandone inevitabilmente vittima. Ora semplicemente osservo, come attraverso un vetro filato, la mia immagine distorta e tutto il riflesso che si porta dietro. Se qualcuno, per vedere meglio, prende il vetro e si taglia una mano, forse ha la mia stessa curiosità. Io riconosco il mio volto tramite i giochi di luce di questo vetro. Fatico a rimettere insieme i miei lineamenti perché non si vedano i punti di sutura. Appaio sfinita, cinica, inerme, rassegnata, dolorante, chiusa e probabilmente detestabile. Chi scrive affronta tutto questo ogni giorno, ma forse dimentica che non è il solo a vedere il proprio viso in frantumi. E che a ogni violenta riflessione, corrisponde uno stravolgimento della propria anima. Un sussulto, un ribaltamento, un urlo sguaiato e inquietante, una smorfia di dolore, una lacrima, un sorriso isterico, uno sprazzo di lucidità, un conato di vomito, uno spasmo, la stanchezza, la tensione estrema, il rilassamento, il sonno dei sensi. Un ribaltamento, uno sbalzo umorale continuo, che si risolve spesso nel tempo di un pensiero, ma che non ha motivo di essere considerato killer.
            Violetta Serreli
            Composta sabato 29 dicembre 2012
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