Scritta da: Rossella Porro
Posso tenderti la mano all'infinito, ma non è detto che il mio infinito non abbia una fine.
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Posso tenderti la mano all'infinito, ma non è detto che il mio infinito non abbia una fine.
Un giorno di sole, un saluto cordiale, una madre che ascolta il suo bambino, un fiore che sboccia, un gatto che si stiracchia, il profumo del pane, i tuoi occhi persi nei miei: sono le piccole cose che mi rendono felice.
La sensibilità non veste abiti sgargianti, ma discreti.
Che resta del domani se l'oggi è un spettro di ieri?
Inutilmente fuggi, l'amor ti prese e ovunque tu vada ti verrà dietro.
Io cerco... ed è quello che mi fa sentire di essere viva... se smettessi di cercare sarei morta... e per ora non è tempo.
Certe persone sono talmente fastidiose che pure da assenti infastidiscono.
Quante sono le cose che ho perso, ma le più importanti pur sembrando perse in realtà le ho tenute strette, nascoste al riparo dal tempo perché mai potessero morire.
A volte non credo di avere la pazienza di aspettare eppure è una vita che aspetto.
Aspettare è la sola cosa che ci resta da fare quando piantiamo un seme. Aspettare con pazienza che metta radici, che passi l'inverno, e attendere che nasca un fiore.