Scritta da: Marco Giannetti
in Frasi & Aforismi (Destino)
Insorgo alle grida di chi non mi ascolta. È un affanno per privarmi del sole, come immane è l'assenza mia tra gaudenti vite. Perché Dio sei sordo e cieco della vita mia.
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Insorgo alle grida di chi non mi ascolta. È un affanno per privarmi del sole, come immane è l'assenza mia tra gaudenti vite. Perché Dio sei sordo e cieco della vita mia.
Devi sapermi baciare senza toccarmi, solo così potrai conquistarmi.
Nessuno può apparirci interessante e speciale se noi non siamo interessanti e interessati.
Bello sarebbe sposarsi ogni giorno e mai dormire con la stessa moglie.
La diffidenza è nemica della sincerità e blocca il dialogo tra due esseri intelligenti.
Mi piace osservare in silenzio il cielo, perché nel suo infinito sguardo riesco a pronunciare parole che nessun amore è capace di comprendere.
Se parlo al cielo è perché mi ascolta con gli occhi e, se lontano vedo una stella, so che nulla è stato detto invano.
A osservare il tuo viso, restano impressi lineamenti di un percorso impervio, pur esprimendo la meraviglia di aver incontrato intensi colori, emergono lunghe dighe in cui hai contenuto lacrime che avrebbero voluto esondare aridi deserti.
Hai saputo arginare, senza mai macchiare le vesti bianche tue dal fango, che lento è sceso da crinali piovosi di estremi sguardi.
Chissà perché ogni volta che siamo felici non ci curiamo di nessuno e, le tante volte in cui ci ritroviamo soli sappiamo osservare tanto ciò che ci circonda. È mia opinione che la solitudine sia l'unico vero momento in cui sappiamo comprendere la vera felicità.
Servile è il disagio di chi ha il timore di apparire irriverente.
Bello sarebbe poter volare senza ali ed affidarmi al vento, a poggiar piedi scalzi che non hanno più voglia di camminare sconce vie.