Scritta da: Jean-Paul Malfatti
Il mondo non è cane. Se lo fosse tutto sarebbe più semplice, spontaneo e naturale.
Composta martedì 16 luglio 2013
Il mondo non è cane. Se lo fosse tutto sarebbe più semplice, spontaneo e naturale.
Il sudore non sempre è il frutto del lavoro onesto e dignitoso. Ogni tanto, oppure spesso, non è nient'altro che il traboccamento della schiuma puzzolente causata dalla malavoglia e dalla lavorofobia dei politici e dei parlamentari parassiti e assenteisti.
L'inesistenza della perfezione rende l'imperfezione (quasi) perfetta.
Senza fiori, la vita non avrebbe colori.
Secondo me, tutti abbiamo la libertà ed il diritto di giudicare tizio, caio o sempronio, ma prima di farlo dobbiamo esaminare i nostri criteri di giudizio e riconoscere limiti ed errori, a volte intenzionali, di conoscenza e di giudizio. Il giudicare è un fenomeno umano molto delicato. Continuamente noi esprimiamo dei giudizi e valutiamo, ma non siamo altrettanto facilmente disposti ad ammetterlo e, soprattutto, ad esserne sottoposti.
Non sono poche le volte in cui siamo spinti a seguire i nostri istinti, le nostre passioni e i nostri sentimenti, mettendo il cuore davanti alla ragione anche quando siamo ben consci delle possibili conseguenze che potranno scaturirne.
In un tempo come questo, di tanta incredulità, indifferenza, affarismo ed egoismo, cresce spaventosamente il numero di persone piene di sé che non vedono gli altri... che pensano di poter calpestare tutto e tutti... che non vogliono essere contraddetti e che pensano di avere sempre ragione.
Per una volta ho deciso di porgere l'altra guancia a chi mi aveva diffamato e calunniato senza uno straccio di prova. Il tipo non ne era per niente soddisfatto e me ne ha chiesto un'altra. Ma siccome ne ho solo due e non tre, gli ho porto uno dei miei pugni.
Guardami tra i colori del fulgido arcobaleno che si riflette nell'iride dei miei occhi e riuscirai a vedermi per come sono.
C'ero, ci sono e ci sarò pure nell'aldilà del mio pensiero.