Le migliori frasi di Charles Bukowski

Poeta e scrittore, nato lunedì 16 agosto 1920 a Andernach (Germania), morto mercoledì 9 marzo 1994 a San Pedro, Los Angeles, California (USA - Stati Uniti d'America)
Questo autore lo trovi anche in Poesie, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Tutte quelle persone. Cosa fanno? Cosa pensano?
Tutti dobbiamo morire, tutti quanti, che circo! Non fosse altro che per questo, dovremmo amarci tutti quanti, e invece no. Siamo terrorizzati e schiacciati dalle banalità, siamo divorati dal nulla.
Per imparare non c’è niente di meglio, dopo uno sbaglio, che raccogliere le idee e andare avanti. E invece quasi tutti si fanno prendere dalla paura. Hanno così paura di sbagliare che sbagliano. Sono troppo condizionati, troppo abituati a sentirsi dire quello che devono fare. Prima in famiglia, poi a scuola e per finire nel mondo del lavoro.

A volte non hai il tempo di accorgertene. Le cose capitano in pochi secondi. Tutto cambia. Sei vivo. Sei morto. E il mondo va avanti.

Siamo sottili come carta. Viviamo sul filo delle percentuali, temporaneamente. E questo è il bello e il brutto, il fattore tempo. E non ci si può fare niente. Puoi startene in cima a una montagna a meditare per decenni e non cambierà una virgola. Puoi cambiare te stesso e fartene una ragione, ma forse anche questo è sbagliato. Magari pensiamo troppo. Sentire di più, pensare di meno.
Charles Bukowski
Composta venerdì 25 ottobre 2013
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    Come cazzo è possibile che a un uomo piaccia essere svegliato alle 6.30 da una sveglia, scivolare fuori dal letto, vestirsi, mangiare a forza, cagare, pisciare, lavarsi i denti e pettinarsi, poi combattere contro il traffico per finire in un posto dove essenzialmente fai un sacco di soldi per qualcun altro e ti viene chiesto di essere grato per l'opportunità di farlo?
    Charles Bukowski
    Composta giovedì 2 maggio 2013
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      Poi avevo un altro problema. Per me alzarmi dal letto era un'impresa. Non mi sarei alzato mai, per me. Si, non potevo soffrire d'alzarmi alla mattina. Significava rientrare nella vita e, dopo che hai passato una notte a dormire e ti sei costruito una specie di nicchia privata nel sonno, non ti va di ricominciare.
      Charles Bukowski
      Composta domenica 19 maggio 2013
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        - Odi le persone, in generale? - No, anzi direi il contrario. Però odio la massa. La massa è merda, e più grande è la massa, più la merda. Immagina dodici uomini in un bar che bevono scherzano. Ma prendi ciascuno di questi uomini da solo, ascolta ciò che ha da dire, capisci ciò che lo disturba... e hai un essere umano unico.
        Charles Bukowski
        Composta venerdì 21 marzo 2014
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          Lei si rigirò su un fianco, posò il capo sul mio braccio. La guardai. Tutto il cielo e la terra si specchiavano nei suoi occhi... Seguitammo a guardarci. Mi pareva che avrei potuto annegarci nei suoi occhi. Poi l'accarezzai sul viso, ci baciammo, la trassi a me. La strinsi. Con l'altra mano le frugavo fra i capelli. Fu un bacio d'amore, un lungo bacio di puro amore.
          Charles Bukowski
          Composta sabato 12 aprile 2014
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            Caddi in uno dei miei patetici periodi di chiusura.
            Spesso, con gli esseri umani, buoni e cattivi, i miei sensi semplicemente si staccano, si stancano: lascio perdere.
            Sono educato.
            Faccio segno di si.
            Fingo di capire, perché non voglio ferire nessuno.
            Questa è la debolezza che mi ha procurato più guai. Cercando di essere gentile con gli altri spesso mi ritrovo con l'anima a fettucce, ridotta ad una specie di piatto di tagliatelle spirituali.
            Non importa...
            Il mio cervello si chiude.
            Ascolto.
            Rispondo.
            E sono troppo ottusi per rendersi conto che io non ci sono...
            Charles Bukowski
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              D'accordo, sono un figlio del demonio; l'intera umanità mi annoia e no, non è paura, sebbene qualcosa in loro mi spaventi, e non è invidia perché non voglio nulla di ciò che loro vogliono, è solo che in tutte quelle ore di parole parole parole non sento niente di davvero buono, coraggioso o nobile, e che valga un briciolo del tempo in cui mi hanno impallinato le cervella.
              Charles Bukowski
              Composta mercoledì 29 gennaio 2014
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