Capitombolo a tombola, stramazzo a rubamazzo. Gioco a ramino con un bramino, mentre a Siniscola preferisco la briscola. Mi sollazzo a scopa e al gioco dell'Opa, che mi trovi in Italia o in giro per l'Europa. Nascondo i dadi negli armadi. Ma con la vita non gioco mai: potrei perdere e sarebbero guai!
Macabre scoperte. Trovo in tre vasi a Treviso tre visi e traviso.
È triste a Trieste tre tristi triestini intristire.
Un curato di Cura cura carie col curaro. Curioso!
Tanto va la barca al lago, forse meglio di un pattino.
Se tosto un toast, testo un testo e tasto un tasto. Se so assisto e se sto, sosto.
Se issi l'asse, l'osso lussi e lasso e lesso liscio lasci l'uscio.
Che sul Tanaro esultano e insultano il Sultano di Trisulti risulta.
Senza scacchiera chiacchiera un quacchero e casca in acqua. Tutto questo a Pasqua!
Ho i nervi a pezzi! Mi sono rimasti solo nervetti.
[Da "Così parlò il macellaio", di... autore ignoto].