Scritto da: Antonio Leotta
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...che vedo io? Non riesco a vedere la realtà posso solo interpretarla. Protagora diceva: stamattina mi sono svegliato con la febbre e ho preso il miele ed era amaro. Ma il miele è dolce o amaro? E se eravamo tutti malati il miele era dolce o amaro? Anche Platone la pensava così, per lui infatti l'uomo è incatenato in una caverna e vede solo la proiezione della realtà. Kant dice che i sensi dell'uomo sono limitati e che la realtà non è conoscibile, per i limiti della nostra mente, ma è soltanto pensabile. Un albero che cade in una foresta dov'è non c'è nessuno fa rumore? Cosa deduciamo da questo? Che la realtà è soltanto nella nostra mente. Che non c'è niente fuori da noi stessi, la realtà è tutta una nostra interpretazione. Non c'è una realtà oggettiva ma soltanto soggettiva. Non esiste nulla di oggettivamente giusto o di oggettivamente sbagliato, niente è oggettivamente bene o male ma è una costruzione che fa la nostra mente. È un programma difficile da installare nella nostra mente ma è così. Protagora diceva che su ogni argomento che riguarda il mondo esterno si possono fare due discorsi opposti ugualmente veri, ma non ugualmente ... [segue »]
Composto lunedì 25 febbraio 2019

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    Scritto da: Antonio Leotta

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    Mi è stato utile . Grazie .

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