Scritto da: Edmond Dantes

La voce che salvò la voce mia


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...gli imbarazzi svelando i segreti celati negli sguardi che ci avevano accompagnati in quelle lunghe settimane. I nostri sospiri erano la perfetta liberazione dei sensi, con una mano chiusi la porta mentre al gioia divampò in quella valle del dolore. "Sono impegnata con il direttore... lascerà sua moglie ed io..." "Tu sarai felice? Ma quante volte te l'ha strappata la promessa?" Non rispose. Perché non esisteva il diritto alla replica. Finalmente fu sciolta la prognosi, oramai ero in fase di guarigione ed io ero stato interprete principale di un grande miracolo: la sindrome di Boerhaave portava danni molto più gravi e anche irreversibili. Ed io ero la, riacquistava pian piano la mia vocalità, nei mesi avvenire sarebbe stato il mio lento reintegro nell'universo musicale. Almeno, così auspicavano. E con essa, il giorno delle mie dimissioni e il mio addio a tutti coloro che avevano partecipato al prodigio. A Faythe, soprattutto. Con la valigia dei mie indumenti, mi affacciai alla sua stanza, bella e angelica, con lo sguardo perso. "Grazie di tutto, mio salvatore. Tempo ci vorrà che Faythe riceverà ufficialmente la mia riconoscenza eterna."
Vent'anni trascorsi e nulla di quanto vissuto è andato perduto nella dimenticanza. Ma adesso è ... [segue »]
Composto venerdì 2 marzo 2018

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    Scritto da: Edmond Dantes
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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