Quel giorno al parco

...di un consiglio e solo tu me lo puoi dare. Tu conosci tutto di me, pregi e difetti", continuò lei.
"Diciamo che ho avuto modo di conoscere meglio i tuoi difetti", osservò con la sua consueta ironia.
"Meglio così, vorrà dire che sarai ancora più attendibile per me. Conoscendo i difetti meglio dei miei pregi, saprai dirmi dove si nasconde il trabocchetto".
Silvana, pragmatica come sempre, aveva aggiunto questa volta anche il mistero.
Non si sarebbe allontanata dall'argomento, sapeva mantenere la calma, soprattutto in certi momenti.
"Ho intenzione di aprire un ristorante in società con una mia amica. Si chiama Clara Bonvicini e penso anche che tu la conosca".
"E che cosa c'entro io?" Rispose con tono stupito e seccato al tempo stesso.
"Tu hai sempre visto avanti nelle cose, voglio che mi dica se ne vale la pena, se ritieni che possa farcela".
"E lo vieni a chiedere a me? Dopo quello che è successo fra noi e dopo un anno che non ci sentiamo?" Il suo tono iniziava ad alterarsi.
"Perché non ci vediamo all'una, magari in questo locale? Così si può ragionare meglio e nel frattempo ti puoi fare un'idea".
Mario aveva appena sentito il nome e ... [segue »]