Scritto da: Michele Ciorra

Come fanno i marinai


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Al trillo insistente del campanello di casa si accompagnò la voce, dal tono sfottente, dell’amico postino : ” Raccomandata con ricevuta di ritorno per Giggino Esposito, aizate guagliò!”. “Mannaggia a maronn’, Giuà – rispose Luigi, detto Giggino, mentre madido di sudore si rotolava sopra il lettone da una piazza e mezza – ‘nata contravvenzione? ‘A vuò straccià o no?”. “Stavota me pare robba ‘bbona. Scinne, fa ambress’ ?”, ribadì Giovanni. Luigi indossò in tutta fretta un pigiama – era solito dormire nudo – e si precipitò ad aprire il portone di casa. Di casa si fa per dire, visto che abitava in uno dei bassi più bassi dei Quartieri Spagnoli. Come vide il colore della busta che il postino gli avrebbe consegnato non appena avesse apposto la sua firma sul modulo di ricezione, si rese immediatamente conto che non si trattava del classico plico verde pisello utilizzato dalle esattorie, e si tranquillizzò.
Il logo sulla busta, appena la ebbe tra le mani, era quello di una grossa compagnia navale specializzata nel trasporto di greggio. Petroliere da 150.000 tonnellate. Da far paura. A quel punto si ricordò delle decine di curriculum che aveva inviato subito dopo essersi guadagnato il diploma ... [segue »]

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