Scritto da: Pasquale Rimoli

Perso nella pineta


Scegli la pagina:
È buio. Non si vede niente e intorno a me c'è la guerra. Il cielo ruggisce come se dovesse rovesciare il mondo intero nell'abisso. Proiettili d'acqua cadono su di me: uno dopo l'altro, testardi, non si stancano di colpirmi. È una raffica continua. Sento freddo. I vestiti pesanti, completamente inzuppati di pioggia, aderiscono completamente al mio corpo: è una nuova pelle e io mi sento nudo. Con la mia nuova muta cerco di farmi strada strisciando lungo lo spazio attorno a me. A volte mi sembra di scontrarmi con una ruvida corazza. Altre volte le mie mani incontrano lame taglienti. I miei piedi sono trattenuti da dure corde. E cado e mi rialzo. E cado e mi rialzo.
Non è sempre buio. Per fortuna i lampi nel cielo mi permettono di prendere coscienza di ciò che mi circonda. Brevi bagliori ma utili ad orientarmi. Piccole istantanee che mi guidano nell'impervio cammino. Qua e là si stagliano davanti a me alti tronchi. Faccio qualche passo e mi appoggio alla loro scabra corteccia. Porto lo sguardo verso l'alto: le loro chiome si agitano, infastidite dal pianto incessante del cielo. Guardo verso il basso: oscuri cespugli qua e là si frappongono ai miei ... [segue »]

Immagini con frasi

    Info

    Scritto da: Pasquale Rimoli
    Riferimento:
    Il racconto è una rielaborazione in prosa de "La pioggia nel pineto" di Gabriele d'Annunzio. È il primo esperimento del blog "Se le poesie potessero parlare".

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:4.00 in un voto

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti