Scritto da: Giuseppina Radice

Una gemma per Malvizia


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...capacità organizzative. Uno alla volta aveva affrontato e superato gli ostacoli e i riconoscimenti non erano mancati. Aveva vissuto, senza saperlo, le fasi di quello che gli antichi chiamavano l'opus e che veniva raffigurato con un serpente che si morde la coda e forma un cerchio: senza inizio né fine l'opus passa dalla nigredo alla rubedo. Lucia aveva conquistato la sua piccola prima pietra filosofale: il lavoro le piaceva e si scopriva ogni giorno più brava. Ma - come spiegarlo? - sentiva dentro di sé una mancanza. L'aveva interrotto all'improvviso. Se ne chiedeva ancora il perché. E non capiva se era nostalgia per qualcosa che aveva perduto o ansia per qualcosa che non aveva ancora trovato.
Era il bisogno di tutte le carezze e di tutti gli abbracci del mondo; era il desiderio di un calore che il solo lavoro non riusciva a darle che l'aveva convinta a tornare nella sua città. La sua famiglia, i suoi vecchi amici, la sua casa dove avrebbe ritrovato tutti i suoi ricordi l'avrebbero riscaldata. Di questo era certa.
Ma i giorni passavano e si accorgeva che non funzionava come aveva immaginato. Le sue esperienze affrontate da sola e con determinazione l'avevano fatta crescere ... [segue »]

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    Scritto da: Giuseppina Radice
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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