Scritto da: Giuseppina Radice

Una gemma per Malvizia


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...biscotti" che avrebbe voluto uccidere Marvizia per cucinarla in brodo e mangiarla.
Vai a capire perché questa favola era affiorata ma, intanto perché non raccontargliela? Lucia, così si chiamava, le sembrava una Malvizia di oggi: piccola piccola come la malva, delicata e fragile come tutte le cose belle ma speciale: i suoi fiori – si diceva in giro - aiutavano a conservare la bellezza anche con l'avanzare dell'età. Per questo si mettevano nel corredo della sposa.

Buono a sapersi!
Marvizia era figlia di un principe e amava coltivare le rose. Anzi: una sola pianta che faceva
una sola rosa all'anno. E dentro c'erano semi che somigliavano a quelli che si mangiano nelle feste del paese.
Ma quando, un giorno, un uccello verde ruba i semi della rosa e scappa, Marvizia disperata si mette un vestito da pellegrina, prende un bastone nero, esce per una scala segreta dal palazzo di suo padre e, alla ricerca dell'uccello verde, inizia un lungo percorso. Il suo percorso.
A differenza di Marvizia, Lucia aveva iniziato presto la sua vita di lavoro e non era certo questo a spaventarla. Aveva lasciato presto il conforto della sua famiglia per inserirsi in un mondo complesso che pretendeva lucidità, consapevolezza e ... [segue »]

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    Scritto da: Giuseppina Radice
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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